Russia, Regno Unito, Ucraina. Ma anche Germania, Romania, Olanda, Repubblica Ceca, Serbia e Grecia. Per la quinta settimana consecutiva i casi di Covid-19 sono aumentati in tutta l'Europa. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) non ha perso tempo per sottolineare che il Vecchio Continente è l'unica regione al mondo dove i contagi risultano ancora in crescita.
Europa nuovo epicentro Covid
Nel suo rapporto settimanale sulla pandemia, l'agenzia con sede a Ginevra ha spiegato che questa settimana i casi positivi sono aumentati del +6% rispetto al +18% della scorsa. Il report ha inoltre certificato che il numero settimanale di nuovi contagi in altre regioni del mondo è in diminuzione o rimane stabile. Scendendo nel dettaglio, il calo maggiore si registra in Medio Oriente, dove i nuovi casi sono scesi del 12% e in Africa e Sud-Est asiatico, dove invece sono diminuiti del 9%.
Due sono i punti focali da considerare. Il primo: numeri alla mano, l'Europa è tornata ad essere l'area più delicata dell'emergenza sanitaria. Nonostante la maggior parte dei Paesi abbia spinto al massimo sul pedale delle vaccinazioni, il virus, probabilmente agevolato dalla comparsa di varianti più contagiose, è comunque riuscito a circolare tra le persone. La presenza di schiere più o meno nutrite di cittadini non vaccinati ha quindi contribuito a creare focolai più o meno grandi.
In ogni caso, è fondamentale rendersi conto che lo scenario attuale è a macchia di leopardo. Questo significa che, anche se in Europa i casi sono in aumento praticamente ovunque, non tutte le nazioni si ritrovano a fare i conti con pressioni allarmanti. Se nell'area balcanica troviamo Paesi in ginocchio, come ad esempio Romania e Bulgaria, altrove assistiamo a una semplice risalita dei casi.
La morale dell'Oms
Il secondo punto da analizzare riguarda l'Oms. Da quando è scoppiata la pandemia a oggi, l'agenzia dell'Onu guidata da Tedros Adhanom Ghebreyesus ha spesso bacchettato l'Occidente – e, in generale, i Paesi più ricchi – senza offrire soluzioni concrete di alcun tipo. Poco importa se quasi ovunque i contagi stanno crescendo, fortunatamente, senza causare gravi conseguenze per i sistemi sanitari. E poco importa se, grazie ai vaccini, i nuovi infetti risultano per lo più asintomatici o colpiti da forme blande di Covid. Sembra quasi che per l'Oms l'Europa debba essere utilizzata come esempio negativo, sempre e comunque.
Già il mese scorso l'Oms aveva tratteggiato l'Europa come una sorta di pecora nera. I funzionari dell'agenzia avevano spiegato che la pandemia di Covid-19 sarebbe proseguita "per un anno più del necessario", perché i Paesi poveri non stavano ricevendo i vaccini di cui necessitano.
I Paesi ricchi, invece, non solo non stavano attuando le restrizioni necessarie per bloccare la corsa del virus, ma sarebbero stati pure i responsabili della penuria vaccinale presente nei Paesi a basso reddito. Sembrava che il richiamo dell'Oms fosse un caso isolato. Invece, a quanto pare, l'Organizzazione Mondiale della Sanità non perde mai occasione per puntare il dito, direttamente o indirettamente, contro l'Europa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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