Crisi in Venezuela: inflazione tocca livelli record

Prodotti come sapone e detersivi costano 35 euro al pezzo in un paese dove lo stipendio medio è di 6 euro al mese

Crisi in Venezuela: inflazione tocca livelli record

La crisi in Venezuela non accenna a diminuire. In un articolo comparso lunedì sul blog ufficiale del Fondo Monetario Internazionale Alejandro Werner, direttore per l’occidente dell’agenzie guidata da Christine Lagarde, ha dichiarato che il tasso di inflazione nel paese sudamericano potrebbe raggiungere il milione per cento. Questo farebbe del Venezuela il paese con il più alto tasso di aumento dei prezzi, e la conseguente svalutazione della moneta, nella storia moderna. Interpellato da Reuters il ministero dell’economia del governo Maduro non ha voluto rilasciare dichiarazioni a riguardo della crisi del paese, crisi le cui cause sono in parte da attribuire alle opposizioni con il supporto di Washington sempre secondo l’erede di Chavez alla guida del Venezuela dal 2013.

Se i dati snocciolati dal Fondo Monetario posso essere facilmente snobbati dagli organi ufficiali del governo tacciando l’istituzione finanziaria di essere complice dei grandi poteri finanziari, le reali condizioni dei cittadini venezuelani sono sotto gli occhi di tutti. Il Washington Post pubblica infatti dati allarmanti a riguardo dell’aumento del prezzo dei beni di prima necessità. Solo una settimana fa una confezione di detersivo costava circa 3.8 milioni di bolivares, che corrispondono a 27 euro. Oggi lo stesso prodotto ha toccato il prezzo record di 35 euro, pari a 4.9 milioni in moneta locale. Un chilo di pollo ha superato i 22 euro in una città come Caracas dove lo stipendio medio è di circa sei euro al mese.

La difficilissima situazione di Caracas ha portato inoltre più di due milioni di persone, circa il 9% della popolazione totale del paese, ad abbandonare la propria terra in cerca di fortuna e le previsioni per il 2018 dovrebbero portare il numero di emigrati a quasi quattro milioni. A questi si aggiungono i frontalieri venezuelani che ogni giorno varcano il confine con la Colombia per acquistare prodotti e cercare lavoro.

Il Venezuela oggi è costretto

ad affrontare la più grande crisi della sua storia avvicinandosi al triste record dell’Ungheria durante il secondo dopo guerra quando i prezzi dei beni di prima necessità raddoppiavano ogni quindici ore.

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