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"Dimezzati i jihadisti Isis". E le truppe siriane e russe riconquistano Palmira

Sempre più in difficoltà sia in Iraq che in Siria a Isis restano tra 12.000 e 15.000 combattenti nei due Paesi, la metà rispetto a solo l'inizo dello scorso anno

"Dimezzati i jihadisti Isis". E le truppe siriane e russe riconquistano Palmira

Sempre più in difficoltà sia in Iraq che in Siria a Isis restano tra 12.000 e 15.000 combattenti nei due Paesi, la metà rispetto a solo l'inizo dello scorso anno. La stima è del generale di corpo d'armata (tre stelle) Usa Stephen Townsend ricordando come nel 2015 e nel 2016 il Pentagono riteneva che i jihadisti sunniti fossero tra 20.000 e 30.000. Townsed ha sottolineato che "gli uomini più fidati" del sedicente califfo Abu Bakr al Baghdadi "sono stati eliminati" negli ultimi sei mesi. A Mosul, in Iraq, dove si combatte da mesi, e da alcuni giorni per la conquista della parte occidentale, restano ancora circa 2.000 membri di Isis, rispetto ai 3.000-5.000 all'inizo dell'offensiva lo scorso ottobre.

Intanto, le forze armate siriane, sostenute dai russi, hanno riconquistato la cittadella storica di Palmira, strappandola all'Isis. Lo riferiscono il canale televisivo iraniano Press Tv e il sito Sputnik. "L'esercito - ha spiegato una fonte militare - ha ripreso il controllo sulla cittadella di Palmira e sulle aree a sud-est della città. Adesso ci prepariamo a entrare in città".

al-Baghdadi ammette la sconfitta

Il leader dell'Isis Abu Bakr al-Baghdadi avrebbe riconosciuto la sconfitta del gruppo terroristico in Iraq, esortando i sostenitori a nascondersi o a fuggire. Lo sostiene la rete televisiva irachena Alsumaria, citata da Al Arabiya, facendo riferimento a fonti locali. Secondo informazioni del governatorato iracheno di Ninive, il messaggio di Al-Baghdadi è stato intitolato Discorso d'addio ed è stato diffuso ai predicatori e religiosi dell'Isis ieri. Al-Baghdadi avrebbe ordinato ai combattenti non arabi di tornare nei propri Paesi e farsi esplodere in attentati suicidi. Molti leader in Iraq dello Stato islamico sarebbero fuggiti verso le zone controllate dal gruppo nella vicina Siria.

Le forze irachene, sostenute da aiuti internazionali e degli Stati Uniti, sono avanzate verso le aree occupate dall'Isis in Iraq.

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