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La regina Elisabetta sola per il discorso di Natale: "Molti di voi vogliono un abbraccio"

Il tanto atteso discorso di Natale della regina Elisabetta è stato pubblicato sui social da pochi minuti e, come c’era da aspettarsi, Sua Maestà lo ha dedicato all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo

La regina Elisabetta sola per il discorso di Natale: "Molti di voi vogliono un abbraccio"

Abito viola disegnato da Angela Kelly, espressione tranquilla. Così si è presentata, di fronte alle telecamere e al mondo intero, la regina Elisabetta nel suo tradizionale discorso di Natale. Come ci aspettavamo, le sue parole si sono focalizzate sulla pandemia, sulla rivoluzione che il coronavirus ha portato nelle nostre vite, ma anche sul coraggio di chi, ogni giorno, lotta per salvare quante più vite possibile. La regina Elisabetta ha dedicato un pensiero a tutte le famiglie che, purtroppo, non si sono potute riunire per Natale: “Per molti questo periodo dell'anno sarà tinto di tristezza. Alcuni piangono la perdita di coloro a loro cari, altri la lontananza da amici e familiari, tenuti lontani per sicurezza, quando le persone a Natale vogliono un semplice abbraccio o una stretta di mano”.

La sovrana si è definita “così fiera e commossa per questo spirito quieto e indomito” dimostrato dall’intera nazione e in tutto il mondo di fronte a una crisi inaspettata e a sfide a cui “le persone hanno reagito in maniera straordinaria”. Poi ha reso omaggio ai medici e agli infermieri che rappresentano la nostra speranza in questi “tempi difficili e imprevedibili”. La regina, da donna coraggiosa e sempre proiettata al futuro qual è, ha scritto un discorso serio, realista, ma pieno di speranza, soprattutto quando dichiara: “Anche nelle notti più buie c'è ancora la speranza di un'alba nuova”.

Il Natale come momento di rinascita è uno dei temi del discorso. La monarca, infatti, ha aggiunto: "lasciamo che la luce del Natale, lo spirito di altruismo, amore e soprattutto la speranza ci guidi nei tempi a venire", sottolineando che "sorprendentemente un anno che ha necessariamente tenuto le persone separate ci ha, in molti modi, avvicinati". Quest’alba è il vaccino e tutte le cure che gli scienziati hanno preparato a tempo di record e che, speriamo, ci riporteranno presto alla normalità.

La regina Elisabetta, consapevole di essere, di fronte alla malattia e alla morte, una donna prima ancora che una sovrana, ha voluto far sentire la sua vicinanza a tutte le persone che stanno soffrendo in questo momento: “Se sei tra queste persone non sei solo. Lascia che ti assicuri i mie pensieri e le mie preghiere”. Al termine del discorso, durato 4 minuti e 46 secondi circa, un gruppo di medici e infermieri hanno cantato, tenendo una candela in mano, simbolo della luce della speranza che viene dalla vita, dal coraggio e dalla scienza. "Luce" è proprio una parola chiave del discorso natalizio. Non a caso la regina ha scelto questo incipit: "Ogni anno annunciamo l'arrivo del Natale accendendo le luci. E La luce fa più che creare un'atmosfera natalizia. La luce porta speranza" e continua: "Per i Cristiani Gesù è la luce del mondo, ma non possiamo celebrare la sua nascita oggi nel modo consueto".

Il personale che lavora giorno e notte negli ospedali viene ricordato ed elogiato anche attraverso una figura storica, Florence Nightingale, la "signora con la lanterna", l'infermiera inglese che fondò il sistema dell'assistenza sanitaria. Quest'anno, infatti, ricorre il bicentenario della nascita di questa donna straordinaria, come ha ricordato Sua Maestà. Nel discorso troviamo anche una citazione di Tennessee Williams, ovvero "la gentilezza degli sconosciuti" che hano curato i malati, in quanto “ad essi dobbiamo gratitudine così come a tutti i buoni samaritani che con le proprie azioni hanno alzato una lanterna fra le tenebre di chi soffre”. La regina Elisabetta ci ricorda che "...anche oggi continuiamo a essere ispirati dalla gentilezza degli sconosciuti" perché "tutto quello di cui abbiamo bisogno per Natale è una mano da poter stringere. La Bibbia dice che il 25 dicembre una stella nel cielo guidava i pastori da Gesù. Preghiamo che la luce ci guidi nei tempi che ci aspettano. In questo spirito, auguro a tutti buon Natale”.

Quest’anno il discorso natalizio della regina Elisabetta è stato molto toccante, intenso. Sua Maestà, seduta alla scrivania, aveva accanto a sé solo l’albero di Natale, come era ovvio, e una fotografia, quella del principe Filippo. Questa particolare “scenografia” ci dice molto sull’atmosfera in cui il discorso è stato redatto e registrato. Elisabetta, infatti, ha trascorso mesi con il marito Filippo, nella “bolla” che li protegge dal coronavirus. Il Natale non è stato diverso: il principe Carlo e Camilla trascorreranno le festività nel Gloucerstershire, William e Kate ad Anmer Hall.

Al Castello di Windsor, sola con il principe consorte, ha scritto il discorso che ora possiamo sentire e vedere. Non ci sono scatti degli eredi al trono, né di suo padre. Unico legame evidente con il passato è la spilla che la regina porta appuntata sul petto. La Queen Mother's Shell Brooch, gioiello a forma di conchiglia (come è evidente dal nome) impreziosito da diamanti e da una perla centrale, è stata una delle spille preferite della Regina Madre. Quest'ultima la portò anche per le celebrazioni del suo centesimo compleanno. Creata nel 1919 da Lord Courtauld-Thomson, venne donata alla sovrana consorte nel 1944. Una perla centrale circondata da diamanti, è una delle spille preferite.

La regina Elisabetta, dunque, ha voluto che l’attenzione si concentrasse sulle sue parole, sul periodo di solitudine che anche lei sta vivendo. Un momento drammatico, già entrato nella Storia, in cui non ci può essere spazio per i pettegolezzi, per la pur importante questione della Brexit e tantomeno per le polemiche legate alla Megxit e alla presenza, o meno, di fotografie di Harry e Meghan (come accaduto l’anno scorso). Sua Maestà britannica è anche una donna al passo con i tempi, lo sappiamo.

Per questo motivo, da quest’anno, il suo discorso natalizio è disponibile anche tramite Alexa, il dispositivo di Amazon.

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