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Trump: "Il meglio deve venire". E Pelosi straccia il suo discorso

Al termine dell’intervento di Trump al Congresso, la speaker della Camera Pelosi ha “strappato” la propria copia del discorso del tycoon

Trump: "Il meglio deve venire". E Pelosi straccia il suo discorso

Donald Trump ha appena pronunciato al Congresso il suo terzo discorso sullo Stato dell’Unione, evidenziando i successi in campo economico e internazionale conseguiti dalla sua amministrazione e senza fare alcun accenno all’imminente voto sull’impeachment.

In un’ora e mezzo di intervento e davanti a un parlamento federale a camere riunite caratterizzato dalla profonda spaccatura tra democratici e repubblicani, il presidente americano, fa sapere La Repubblica, ha sottolineato innanzitutto i risultati riportati dal proprio governo sul fronte diplomatico.

Egli, riferisce la testata, ha infatti rimarcato di essere riuscito a convincere sempre più Paesi Nato a incrementare i rispettivi bilanci militari e a impegnarsi per un rafforzamento complessivo dell’Alleanza atlantica. Successivamente, The Donald ha promesso che saranno statunitensi i primi astronauti a mettere piede su Marte, per poi assicurare l’impegno della sua amministrazione nel dare la caccia ai principali terroristi attualmente a piede libero nel mondo.

Il tycoon ha continuato, riporta il quotidiano romano, esortando l’Iran ad abbandonare qualsiasi piano di sviluppo di armi di distruzione di massa. Relativamente all’Afghanistan, il magnate ha manifestato la volontà di ritirare i soldati americani lì schierati, in quanto, a suo avviso, non avrebbe senso il fatto che gli Stati Uniti si atteggino a “poliziotti di altre nazioni”.

Egli ha allora tuonato contro la leadership chavista di Caracas. In particolare, l’inquilino della Casa Bianca ha affermato che l’esecutivo Maduro sarebbe illegittimo e che la tirannia di quest’ultimo sul popolo venezuelano sarà “schiacciata”. Le minacce alle autorità bolivariane, puntualizza Repubblica, sono state pronunciate da Trump proprio davanti al principale rivale di Maduro, ossia Juan Guaidò, presente al Congresso mentre The Donald teneva il suo discorso.

Dopo i temi di politica estera, l’intervento del magnate newyorchese, fa sapere il medesimo giornale, ha toccato quello delle politiche migratorie, soffermandosi sull’importanza, per l’attuale amministrazione federale, di rendere l’America il “santuario dei cittadini che rispettano la legge”, piuttosto che un covo di “stranieri criminali”.

Il tycoon è quindi passato a mettere in risalto gli effetti sull’economia Usa prodotti dalle sue scelte, dichiarando che, dal giorno della sua elezione, i mercati azionari avrebbero prosperato fino ad aggiungere “12.000 miliardi” alla ricchezza del Paese. Egli, attesta Repubblica, ha poi evidenziato che le sue decisioni avrebbero ridotto la disoccupazione al minimo storico, criticando contestualmente i provvedimenti sul piano occupazionale e in politica estera presi da Obama.

Dopo avere attaccato il suo predecessore dem, The Donald ha garantito ai membri del Congresso e all’opinione pubblica che il meglio deve ancora venire, a significare che la sua rielezione coinciderà con lo sviluppo di nuove politiche dirette a potenziare lo slancio produttivo del Pil a stelle e strisce.

Al termine dell’intervento del magnate sullo Stato dell’Unione, rimarca lo stesso organo di informazione, la speaker della Camera, la liberal Nancy Pelosi, ha “strappato” la propria copia del discorso appena pronunciato dal presidente Usa.

L’esponente dem, promotrice dell’impeachment ai danni del tycoon, ha giustificato il suo gesto con queste parole, riportate dalla testata: “Era la cosa più cortese da fare considerando quali potevano essere le alternative”.

Tra i due, sottolinea il giornale, i rapporti sarebbero gelidi e ciò sarebbe anche simboleggiato dal fatto che Trump e la Pelosi non si parlerebbero da “quattro mesi”.

L’intervento al Congresso dell’inquilino della Casa Bianca è stato accompagnato dagli opposti atteggiamenti dei parlamentari repubblicani e democratici. Mentre i primi, riporta Repubblica, hanno ascoltato il discorso applaudendo quasi a ogni parola dell’uomo d’affari, gli esponenti liberal, al contrario, hanno assistito al discorso di The Donald rimanendo seduti immobili.

La stessa speaker Pelosi, rimarca il quotidiano romano, ha ascoltato le parole di Trump mostrando più volte il proprio disappunto per le affermazioni di quest’ultimo e facendo spesso “no” con la testa.

Le deputate anti-tycoon, inoltre, hanno ascoltato le dichiarazioni di Trump sfoggiando tutte abiti di colore bianco e hanno platealmente contestato alcuni passaggi del discorso del presidente alzandosi in piedi.

Le parole del magnate davanti ai deputati e ai senatori federali sono state pronunciate proprio mentre un sondaggio Gallup, rilanciato da Voice of America, segnalava che il tasso di approvazione popolare dell’inquilino della Casa Bianca avrebbe ultimamente raggiunto un nuovo “picco”, attestandosi al 49%.

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