Nessun incidente diplomatico e numerosi attestati di stima. Sergio Mattarella ha superato a pieni voti l'esame della Casa Bianca.
Donald Trump è rimasto colpito dall'aplomb messo in mostra dal presidente della Repubblica italiana. È raro che il tycoon spenda sincere parole di stima nei confronti di un esponente politico di spicco, ma ieri lo ha fatto e anche in più di una circostanza. Il più delle volte, infatti, Trump spinge all'angolo i suoi interlocutori, imbarazzandoli con battute o dichiarazioni fuori luogo. Così non è successo con Mattarella.
I cronisti presenti hanno immortalato un episodio particolare che ha mostrato tutta l'eleganza del presidente italiano. Durante la conferenza stampa congiunta, Trump era partito in uno dei suoi lunghissimi monologhi. Solitamente nessuno osa interromperlo, sia per evitare di essere redarguito dal diretto interessato, sia per non fare brutta figura.
Anzi, quando qualcuno ha provato a sovrastare le parole di Trump con parole o gesti, non è mai riuscito nel suo intento: per maggiori informazioni chiedere a Hillary Clinton ed Emmanuel Macron, entrambi fagocitati da quell'animale politico che è il presidente americano.
La "dottrina Mattarella"
Sergio Mattarella, invece, è riuscito dove gli altri hanno fallito. L'ospite italiano, a un certo punto, ha alzato la mano in maniera educata lanciando un chiaro messaggio in codice a The Donald: “Non vorrei interromperti e non lo sto facendo. Ma adesso tocca a me parlare”. Trump ha ceduto di fronte a tanta eleganza, sommessa e rispettosa ma al tempo stesso segno di autorevolezza.
Anche la discussione tra i due leader è stata ordinata ed elegante. Trump ha mantenuto la sua posizione su dazi e Unione Europea, e ha addirittura richiamato l'Italia ad aumentare le spese Nato, ma lo ha fatto sempre trattando Mattarella da pari a pari. Cosa non scontata quando si ha a che fare con l'attuale inquilino della Casa Bianca.
Dopo aver alzato la mano e preso parola, Mattarella ha ribadito la necessità di risolvere i problemi con l'arma del dialogo, la più forte di tutte. La Stampa ha già soprannominato "dottrina Mattarella" l'insieme di comportamenti tenuti dal presidente italiano durante il colloquio con Trump: zero intolleranza o prepotenza e niente nazionalismo becero.
La dottrina Mattarella ha avuto effetto; ha fatto vacillare
Trump che a un certo punto si è quasi trovato costretto ad ammirare la posizione di Mattarella: “Dazi sull'Europa? Vediamo cosa possiamo fare per non introdurli”. I leader dell'Unione Europea prendano appunti.
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