È salito a dieci morti, sette membri delle forze di sicurezza e tre civili, il bilancio dell’esplosione avvenuta oggi in un appartamento nel quartiere Haram di Giza, a pochi chilometri dell’area delle grandi piramidi, durante un raid anti-terrorismo. Lo riferisce il sito internet egiziano "Aswat Masriya". Intanto l’agenzia d’informazione "Mena", considerata vicina al governo, ha diffuso i nomi di almeno due delle vittime: si tratta del tenente Mahmoud Abou el Maged delle Forze di sicurezza centrale (Csf, corpo utilizzato in operazioni anti-terrorismo, salvataggio di ostaggi e antisommossa) e dell’agente Sherif Ibrahim.
La polizia egiziana ha chiuso la strada al Haram, principale arteria del traffico che porta all’area delle grandi piramidi d’ Egitto a Giza, circa 20 chilometri a sud-ovest della capitale. Secondo prime indagini i terroristi dell’appartamento di Giza dove è esplosa la bomba appartengono al gruppo "Ansar Beit el-Maqdes", la formazione attiva nel nord del Sinai e affiliatasi all’Isis nel novembre scorso.
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