Francia, boom dei Repubblicani. Male Macron. Le Pen non sfonda

Per gli exit poll sarà un trionfo dei Repubblicani. Male Marine Le Pen, che potrebbe essere ridimensionata. Male anche En Marche! di Emmanuel Macron. Tiene invece la sinistra socialista

Francia, boom dei Repubblicani. Male Macron. Le Pen non sfonda

Un risultato che potrebbe essere a sorpresa: per ora si tratta soltanto di exit poll, ma i Repubblicani sembrerebbero aver risalito, e di gran lunga, la china, risultando la formazione politica con il maggiore numero di voti in queste elezioni regionali transalpine.

Se questo scenario dovessere essere confermato, le carte in vista delle presidenziali (ma anche dell'imminente secondo turno) sarebbero rimescolate e non di poco. Marine Le Pen, che contava molto su questo giro elettorale per sondare il terreno in vista della sfida per l'Eliseo con Emmanuel Macron, potrebbe andare incontro ad un' inaspettata delusione. Il suo boom era decantato dai sondaggi che hanno preceduto questo appuntamento. Ma è presto per trarre conclusioni definitive.

Questa sarà comunque ricordata come un'elezione poco partecipata, che ha però segnato una possibile svolta moderata: la tornata regionale francese è stata contraddistinta da una bassa percentuale di affluenza alle urne. Mentre scriviamo, già si parla di un tasso davvero risicato, con soltanto il 26,72% degli aventi diritto recatosi alle urne. Come riporta l'Agi, peraltro, il dato relativo alle ultime amministrative era invece pari al 43,01%. Un bel tonfo all'indietro rispetto all'andazzo, che non è mai un buon segnale in termini di democrazia.

L'attesa per questo primo turno era tutta centrata sulla performance di Marine Le Pen e del suo Rassemblement National: i sovranisti sono dati in posizione di vantaggio nei sondaggi relativi al primo turno delle prossime elezioni presidenziali. Sappiamo poi come il sistema a double ballot - il doppio turno che di solito favorisce i candidati moderati contro gli exploit degli anti-sistema - sappia sconvolgere le previsioni iniziali, ma i lepenisti alla vigilia sembravano convinti di essere dinanzi ad una possibilità di carattere storico. Il test di oggi era percepito come centrale. Si ipotizzava che la Le Pen potesse sbancare, in specie al Sud, zona dove il RN è riuscito a costruire più di una roccaforte. Al contempo, la tornata è considerata un appuntamento per comprendere lo stato di salute del consenso di Emmanuel Macron, che si è misurato con la pandemia, dopo aver affrontato, nel corso di questo suo primo mandato, la protesta sociale dei gilet gialli.

Contro molte delle previsioni, però, i Repubblicani potrebbero aver tracciato una strada diversa. Marine Le Pen - come sottolineato dalla Lapresse - potrebbe e anzi dovrebbe, almeno secondo gli exit poll, aver conseguito una sostanziale battuta d'arresto.Stando a quanto si apprende da Le Monde, inoltre, neppure i macroniani dovrebbero poter cantare vittoria, mentre la sinistra socialista avrebbe tenuto. Entrando nello specifico, i Repubblicani dovrebbero aver preso circa il 30% dei voti, mentre i lepenisti si fermerebbero al 18,5%. En Marche! di Macron, secondo i dati elaborati dall'Ipsos e riportati dall'Agi, prenderebbe soltanto il 10% dei voti.

Come ripercorso dall'agenzia Nova, inoltre, i lepenisti dovrebbero contendersi la Provenza con i Repubblicani al secondo turno. Thierry Mariani, candidato della Le Pen, è arrivato primo, ma a pochi punti percentuali si è piazzato l'uscente Renaud Muselier: 35,7% a 33,5%. Tutto suggerisce che si vada al ballottaggio. Sette su tredici: queste le Regioni in cui i Repubblicani vengono dati in vantaggio al momento. Marine Le Pen ha domandato ai suoi elettori uno scatto di reni in vista del secondo turno.

La "colpa" del risultato che non le ha consentito di sfondare potrebbe essere ascritta anche all'astensione. Mano a mano che lo spoglio prosegue, le statistiche diventano chiare: Marine Le Pen, rispetto ai consensi ottenuti sul piano nazionale nelle ultime competizioni, è scesa di nove punti percentuali.

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