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Elezioni francesi, Repubblicani davanti. Le Pen a mani vuote

Le elezioni reginali francesi sorridono agli uscenti: tutti riconfermati. Bene i Repubblicani. Tiene il centrosinistra. Niente da fare per la Le Pen

Elezioni francesi, Repubblicani davanti. Marine Le Pen resta a mani vuote

Il secondo turno delle elezioni regionali francesi sembra concludersi con una sostanziale conferma della situazione precedente al voto: tutti i presidenti che erano in carica prima della tornata sono stati confermati dagli elettori. Niente scossone, insomma, e soprattutto niente affermazione da parte del Rassemblement National e di Marine Le Pen, che aveva tentato la risalita con un appello al suo elettorato, dopo l'astensionismo che aveva contraddistinto l'appuntamento di domenica scorsa.

Tra le più significative, c'è di sicuro la vittoria di Xavier Bertrand, che ha trionfato di nuovo nella Regione di Hauts-de-France, ma che ora si candida come un serio rivale per la poltrona più alta dell'Eliseo, in vista delle presidenziali del prossimo anno. I Repubblicani, dopo l'expolit del primo giro, si affermano di nuovo come prima formazione politica sul piano nazionale, così come ripercorso dall'agenzia Nova Esteri. Quel dato, il 38%, lascia ben sperare in vista del primo turno presidenziali del 2022.

Tiene anche il centrosinistra, con l'estesa coalizione che va dal Partito Socialista agli ambientalisti capace di attrarre circa il 30% dei consensi complessivi. il Rassemblement National si ferma al 20.8%. Qualcosa di molto diverso dalle aspettative della vigilia, soprattutto in virtù degli scenari disegnati da buona parte dei sondaggi. Marine Le Pen - come sottolineato dalla Lapresse - ha confessato che il suo partito non è stato in grado di conquistare nuove Regioni. Al contempo, il leader del Rn ha associato il risultato della sconfitta alle "alleanze naturali" che si sono create dopo il primo turno. I macroniani, ad esempio, avevano dichiarato di votare per Bertrnad in Hauts-de-France, dimostrando come quello che in Italia avremmo chiamato "arco costituzionale" esista ancora. Insomma, centrodestra e centrosinistra hanno, secondo la ricostruzione della Le Pen, utilizzato uno schema che in Francia è scattato quattro anni fa durante la seconda fase del double ballot.

Non c'è solo la Le Pen tra gli sconfitti: anche En Marche!, il partito del presidente della Repubblica Emmanuel Macron, doveva misurarsi con il consenso territoriale, dopo l'incredibile ed improvvisa performance delle scorse presidenziali. Il partito dei macroniani è stato sonoramente sconfitto, raggiungendo percentuali complessive vicine al 10%. Il delegato generale del partito, sempre secondo quanto rimarca l'agenzia Nova Esteri, ha ammesso il tracollo, ma si è detto soddisfatto per il taglia-fuori operato nei confronti dei lepenisti.

Mentre scriviamo, emergono ulteriori dettagli capaci di spiegare meglio quale sia l'esito della tornata: Bertrand ha vinto con il 52,8, a fronte del 25.8% del candidato lepenista. Terzo è arrivato il candidato del centrosinistra.

Molti analisti consideravano l'elezione in Hauts-de-France un test per le reali possibilità di Marine Le Pen di trionfare il prossimo anno.

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