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Elezioni Usa, Biden è avanti ma la maggioranza voterà Trump

Un nuovo sondaggio mostra Biden in vantaggio, ma per gli intervistati sarà Trump a vincere. Ecco la maggioranza "silenziosa" che voterà The Donald

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La maggioranza degli americani voterà Donald Trump, ma non lo dice. È quanto emerso dall'ultimo sondaggio sulle elezioni americane del 3 novembre. Il rilevamento della Monmouth University, pubblicato ieri, mostra il candidato democratico Joe Biden mantenere un vantaggio di 7 punti percentuali rispetto al presidente uscente. E fin qui nulla di nuovo. Il dato interessante infatti è un altro. Più della metà degli intervistati si è detta convinta che sarà Trump a spuntarla. Questo perché la maggior parte degli elettori di The Donald lo voterebbe senza dirlo.

Secondo il sondaggio, condotto dal 3 all'8 settembre, Biden è avanti su Trump con il 51% delle preferenze tra i probabili elettori contro il 44% ottenuto dal presidente in carica. Mentre l'ex vice di Obama strappa un margine leggermente più ampio rispetto a Trump (51% contro 42%) tra il pool totale di elettori registrati. Staccatissimi invece gli altri candidati: Jo Jergensen del Libertarian Party è dato al 2%, mentre e il candidato del partito dei Verdi Howie Hawkins del Green Party all'1%. Risultati in linea con la media di tutti gli ultimi sondaggi nazionali registrata da Real Clear Politics dove il vantaggio di Biden si attesta intorno ai 7,5 punti percentuali.

Ma alla domanda secca su chi vincerà le prossime elezioni i risultati si invertono. Il 48% degli elettori infatti punta sul tycoon (con una punta del 92% tra i suoi sostenitori), mentre il 43% (circa l'8'% tra gli elettori dem) pensa sarà il candidato democratico a prevalere (. Un'inversione che troverebbe spiegazione in un altro dato emerso dal sondaggio di Monmouth. Il 55% degli intervistati ritiene che nella propria comunità ci siano elettori "segreti" di Trump che lo voteranno a novembre senza dichiararlo. Mentre solo 3 su 10 pensano ci siano sostenitori noscosti di Biden. E l'attendibilità del sondaggio della Monmouth, su 867 elettori registrati a livello nazionale intervistati da operatori telefonici, sarebbe piuttosto alta. Il margine di errore rilevato è di 3,6 punti percentuali.

Sulla correttezza delle elezioni circa 6 elettori su 10 sono fiduciosi. Ma sono più i sostenitori di Biden (70%) che i fedelissimi del tycoon a fidarsi. Il 57% degli elettori repubblicani teme che le elezioni di novembre non saranno condotte in modo equo e trasparente. Un subodorato rischio di brogli unito alla "sensazione" che sarà Trump a spuntarla fanno già prevedere possibili contestazioni sull'esito del voto. “La maggior parte degli elettori credeva che la Clinton avrebbe vinto quattro anni fa e poi hanno accettato il risultato diverso. Ma i motivi per cui gli elettori pensano che Trump vincerà di nuovo suggeriscono che molti potrebbero non accettare il risultato se dovesse perdere", ha detto il direttore del Polling Institute della Monmouth University Patrick Murray.

Questo perché, secondo il direttore, la convinzione degli elettori che esista una maggioranza "silenziosa" che voterà Trump è un fenomeno tangibile da non sottovalutare: "Se il voto previsto non si concretizzerà il giorno delle elezioni alcuni democratici saranno piacevolmente sorpresi, ma a molti repubblicani difficilmente starà bene".

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