La Russia viene nuovamente colpita da un attentato. Anche se ancora non se ne conosce la matrice. Un ordigno è infatti esploso all'interno di una sede regionale dei servizi di sicurezza russi Fsb (l'ex Kgb) ad Arkhangelsk, nel nord della Russia.
Il bilancio, secondo le poco informazioni disponibili, è di un morto e tre feriti. La notizia è stata riferita ad Afp da uno dei portavoce del governo locale. "Un ordigno è esploso", ha dichiarato il portavoce, aggiungendo che "una persona è stata uccisa e altre tre sono state ricoverate in ospedale". Il Moscow Times aggiunge ulteriori dettagli. Un portavoce del comitato nazionale antiterrorismo ha confermato che l'esplosione sarebbe avvenuta all'ingresso dell'edificio. Il Comitato russo dell'antiterrorismo ha poi fatto sapere: "Secondo le prime informazioni, la persona che è entrata nell'edifico ha tirato fuori dalla borsa un oggetto non identificato che gli è esploso in mano, di conseguenza è rimasto ferito mortalmente".
Il governatore Igor Orlov ha invece aggiunto: "Si sta accertando che tipo di esplosivo sia stato utilizzato. Adottiamo delle misure per aumentare la sicurezza dei civili e degli edifici pubblici nella regione di Arkhangelsk".
Gli attentati contro le forze dell'ordine in Russia
Come nota LaPresse, "gli attacchi contro la polizia o i servizi di sicurezza sono rari in Russia, tranne nel Caucaso del Nord". Le piste possono essere almeno due. Quella dei separatisti e quella dell'estremismo islamico.
La Russia, infatti, ha visto moltissimi combattenti partire per la Siria e l'Iraq al fine di combattere con le bandiere nere dell'Isis. Con la sconfitta dell'Isis, i jihadisti stanno tornando. Rappresentando una vera e propria minaccia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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