Coronavirus

"Tamponi sospetti ai turisti...". Il video denuncia da Formentera

In clinica non sarebbero state seguite le procedure di sicurezza e il medico avrebbe usato gli stessi guanti per tutti, toccando anche il cellulare

"Tamponi sospetti ai turisti...". Il video denuncia da Formentera

Una turista ha girato un video per mettere in dubbio i tamponi effettuati ai turisti in partenza da Formentera poco prima del loro ritorno in Italia. Nelle immagini, che la donna ha fatto avere alla redazione del quotidiano La Repubblica, si può riconoscere un medico o un infermiere mentre sottopone i turisti a tamponi che a suo dire sarebbero poco attendibili e non rispetterebbero le più elementari norme di sicurezza, igiene e precauzione.

La denuncia della turista

Quel che più allarma dalle immagini pubblicate da Repubblica, è che sembrerebbe (il condizionale è d'obbligo) che l'operatore sanitario non usa il reagente. Infatti, una volta prelevato il campione dal naso, questo viene inserito nel pozzetto per reagire con gli anticorpi. La miscela viene quindi assorbita e risale andando a interagire con l’anticorpo monoclonale. In base al colore che assumerà la banda di rilevamento, il tampone darà esito positivo o negativo. Nel filmato si sente però la turista, in procinto di fare ritorno in Italia, chiedere al medico se non viene usato il reagente. Il dottore però non risponde e vira il discorso sulla modalità in cui la donna riceverà il risultato, ovvero tramite WhatsApp.

La donna ha anche spiegato il motivo del perché si è sottoposta al tampone prima di imbarcarsi per fare ritorno al nostro Paese e il comportamento tenuto dal medico durante l’intera procedura. Sembra che anche altri turisti abbiano riscontrato gli stessi problemi. Tra l’altro, tutti sarebbero andati presso la struttura medica indicata dal loro tour operator. In ultimo, in clinica è stato richiesto il pagamento del test senza dare una ricevuta fiscale. Come dichiarato dalla turista, il tour operator sarebbe stato avvertito di quanto accadeva nella struttura ma non avrebbe fatto nulla per cercare di migliorare la situazione o correre ai ripari. Una volta giunta in aeroporto, sia in Spagna che in Italia, la turista ha asserito di non aver ricevuto nessun controllo.

Nessuna precauzione

Come spiegato dalla donna: "Essendo obbligatorio il tampone 48 ore prima del rientro in Italia, lo abbiamo effettuato in una clinica medica a Es Pujol indicataci dal nostro tour operator. Ben presto il hotel ha iniziato a circolare la voce secondo cui il medico che effettuava questi test non prendeva nessuna precauzione: utilizzava gli stessi guanti con tutti i pazienti, toccava cellulare, soldi, pennarelli, tampone e - soprattutto - non aveva nessun reagente per vedere se effettivamente il tampone fosse positivo o negativo. L'esito veniva mandato via WhatsApp e nessuna ricevuta fiscale. Lo abbiamo riferito al nostro assistente del tour operator il quale, a mio parere, non ha fatto nulla.

Inoltre, all'aeroporto in Spagna e in Italia non abbiamo ricevuto nessun controllo”.

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