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Quell'arma tedesca in mano ai ribelli siriani

Si colloca al secondo posto tra le armi più utilizzate al mondo dopo il Kalashnikov

Quell'arma tedesca in mano ai ribelli siriani

Heckler & Koch, uno dei principali produttori di armi da fuoco al mondo, grazie alla sua "meccanica di precisione" è presente in ogni teatro di guerra. Per il quotidiano "Die Zeit", il fucile automatico d’assalto G3 è il prodotto più esportato dalla Germania. Che siano soldati, terroristi, ribelli o criminali: il G3 della Heckler & Koch è stato presente (e continua ad esserlo) in ogni teatro bellico.

Il G3 deve la sua capillare diffusione alla costruzione sotto licenza autorizzata in oltre quindici paesi: tra questi anche la Turchia e l’Iran. È stato ampiamente utilizzato in Africa, Vietnam ed oggi anche in Siria. Il G3, prodotto in Germania dal 1959 al 2001 e munizionato per il 7,62 × 51 mm NATO, ha superato nelle vendite tutti sistemi d’arma americani e si colloca al secondo posto tra le armi più utilizzate al mondo dopo il Kalashnikov. I veri dati di vendita del fucile tedesco sono gelosamente custoditi dalla Heckler & Koch, ma si stima possano esserci nel mondo qualcosa come venti milioni di fucili d’assalto G3.

Appurare l’uso finale di un sistema d’arma è praticamente impossibile perché se da un lato si può tenere sotto controllo la licenza, dall’altro è impossibile determinare la proliferazione. Intuitivo, maneggevole ed affidabile, il G3 deve parte della sua fortuna anche al suo basso costo di produzione. Nonostante sia stato ritirato come progetto originale dagli stabilimenti che sorgono nella cittadina tedesca di Oberndorf am Neckar, continua ad essere prodotto in serie su licenza. L’evoluzione del G3 è il G36, attualmente in produzione negli stabilimenti tedeschi.

Spara munizioni calibro 5,56 mm ed è prodotto su licenza anche in Spagna ed in Arabia Saudita.

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