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Accordo tra Cina e Stati Uniti per ridurre le emissioni di gas serra

Washington ridurrà le emissione, Pechino raggiungerà il picco nel 2030. Dai cinesi anche la promessa di ridurre l'energia ottenuta da combustibili fossili

Barack Obama e Xi Jinping a Pechino per annunciare l'intesa sui gas serra
Barack Obama e Xi Jinping a Pechino per annunciare l'intesa sui gas serra

Undici anni di tempo per abbattare le emissioni di gas serra in una percentuale compresa tra il 26 e il 28% e in cambio la promessa di Pechino di raggiungere il picco nel 2030. È questo il sunto dell'accordo sul clima che hanno annunciato Stati Uniti e Cina da Pechino, dove si è concluso ieri il vertice dei leader dei Paesi dell'area-economica Asia Pacifico.

Un'intesa "storica", per citare il commento del presidente statunitense, Barack Obama, che impegna i due Paesi maggiormente responsabili per la produzione di gas serra "su un cambiamento globale urgente" e che è arrivata al termine di colloqui bilaterali tra le due nazioni.

L'accordo stretto a Pechino prende in considerazione anche la produzione energetica, con la Cina che ha garantito una riduzione dell'utilizzo dei combustibili fossili, per portare entro il 2030 dal 10% al 20% la percentuale ottenuta da fonti rinnovabili o dal nucleare.

A Washington, la nuova maggioranza repubblicana uscita dalle elezioni di midterm non ha accolto la notizia con favore.

Il leader del partito al Senato, Mitch McConnell ha definito il progetto "irrealistico", parte di una "guerra ideologica contro il carbone", che "comporterà di certo prezzi più alti per l'energia e molti meno posti di lavoro".

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