Giappone, nuove scosse: 41 morti e 90mila sfollati

Revocato l'allarme tsunami. Si continua a scavare: in molti sotto le macerie

Giappone, nuove scosse: 41 morti e 90mila sfollati

Sembrava un terremoto isolato quello di giovedì sera nella prefettura di Kumamoto, ma lo sciame sismico che ne è derivato e la virulenza delle calamità che si sono susseguite hanno immediatamente ricondotto la memoria alla catastrofe di Fukushima di 5 anni fa. Dalle prime ore del mattino, quando la tragedia si rivelava in tutta la sua efferata crudeltà, i principali canali televisivi, dalla Tv pubblica NHK ai network privati, hanno cancellato la programmazione televisiva del fine settimana e iniziato un estenuante collegamento con aggiornamenti in tempo reale e senza interruzioni. La seconda scossa di magnitudo 7.3 verificatosi all'1.25 nella notte scorsa, secondo i sismologi è stata di almeno 10 volte più potente della precedente, con un epicentro di appena 12 km di profondità, considerata quella principale e non a caso la più distruttiva. Oggi, al termine della giornata, il bilancio è di 41 vittime e di circa 1.500 persone sottoposte a cure mediche. 1.700 abitazioni distrutte all'interno della prefettura, più di 200.000 senza elettricità e 380.000 case senza servizi idrici. Secondo le stime della prefettura 91.760 persone hanno cercato rifugio nei 686 centri di accoglienza. Il governo ha mobilitato fino a 15.000 ufficiali di polizia, che insieme alle forze di autodifesa hanno continuato a scavare tra le macerie facendo fronte alle frane che hanno coinvolto le principali arterie autostradali, causato la chiusura dell'aeroporto di Kumamoto, e il crollo di diversi ponti che collegavano l'interno della regione. Anche il Monte Aso, il vulcano più attivo dell'arcipelago, ha eruttato nelle prime ore del mattino con nuvole di fumo alte fino a 100 metri, facendo salire il livello di allerta a 2 in una scala massima di 5. Il premier Shinzo Abe - che oggi ha cancellato la visita nella prefettura per ragioni di sicurezza - ha detto che la giornata odierna sarebbe stata cruciale per intensificare gli sforzi alla ricerca di persone ancora in vita. A questo proposito i soccorritori erano riusciti a liberare una bambina di 8 mesi, 6 ore dopo il crollo della sua abitazione nella cittadina di Mashiki, poco prima che si verificasse un'altra scossa di assestamento.

Anche il cielo sopra Kumamoto sembra piangere la disgrazia abbattutasi sull'area: piogge torrenziali hanno iniziato a riversarsi sull'intera regione, con il rischio di dare origine a nuove e più ingenti frane, ostacolando il lavoro di chi lotta contro il tempo per salvare vite umane e aggravando la vita di quegli individui che hanno visto mutare la propria esistenza nel corso di quei brevi e angusti sussulti.(

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