L'ipotesi di una uscita della Grecia dall'area euro non può essere del tutto esclusa. Mette le mani avanti il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, convinto che "la responsabilità di decidere" debba essere soltanto di Atene, e che non sapendo "cosa pensa di fare chi è al governo", escluderlo non è possibile.
Schaeuble lo ha detto ieri parlando a Orf, emittente austriaca. E oggi il primo ministro greco, Alexis Tsipras, ha incontrato il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker. "Credo che se c'è la volontà politica tutto è possibile", ha detto alla stampa, parlando di Bruxelles come di "buoni amici" di Atene.
Che si è ormai ai momenti decisivi lo sostiene anche Juncker, che ha parlato di "una soluzione nelle prossime settimane", aggiungendo comunque che "la Commissione non è l'attore protagonista in questa fase".
Tsipras ha visto anche il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. Con lui ha messo in chiaro che "bisogna dare speranza al popolo greco. Non bisogna solo parlare di 'attuare, attuare, attuare' e di 'obblighi, obblighi, obblighi'", ma piuttosto dare "aiuto e solidarietà" per superare le difficoltà a livello sociale.
Se il primo ministro dice che il Paese è "pro-Europa", chiede però ai partner europei di fare la loro parte, perché "la volontà politica di trovare una soluzione ai nostri problemi comuni", chiarisce Tsipras, quella c'è.
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