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Il Guardian: "Russia hackerava Gentiloni alla Farnesina"

Il quotidiano britannico Guardian scrive che la Farnesina sarebbe stata vittima di un attacco hacker, forse da parte della Russia, quando Paolo Gentiloni era ministro degli Esteri. Ma nessun dato sensibile sarebbe stato sottratto

Il Guardian: "Russia hackerava Gentiloni alla Farnesina"

Il governo italiano sospetta di essere stato spiato dalla Russia attraverso una prolungata attività di hackeraggio nei confronti dell’allora ministro degli esteri Paolo Gentiloni. Lo scrive il quotidiano britannico "The Guardian". L'attacco sarebbe avvenuto la scorsa primavera, andando avanti per più di quattro mesi. Ma senza che gli hacker siano riusciti a infiltrarsi nel sistema crittografato utilizzato per le comunicazioni "classificate". L'attività di cyber spionaggio sarebbe finita in un fascicolo aperto dal procuratore capo di Roma.

La fonte del Guardian riferisce che dopo che l'attacco è stato scoperto, la Farnesina avrebbe modificato la propria architettura on-line, adottando nuovi e più sofisticati strumenti di sicurezza. La rivelazione alimenta le polemiche sulla Russia, che avrebbe preso di mira i membri della Nato, tra cui Stati Uniti, Francia, Germania, Paesi Bassi e Bulgaria, con una meticolosa azione di spionaggio.

Ma, posto che sia tutto vero, una domanda è d'obbligo? Perché la Russia avrebbe preso di mira proprio l'Italia, uno dei Paesi occidentali meno ostili a Mosca? Una risposta potrebbe essere questa: cercare di carpire informazioni utili sugli alleati dell'Italia, o sulle mosse del nostro Paese nello scacchiere internazionale. La rivelazione del Guardian, però, potrebbe nascondere anche un altro fine: incrinare i buoni rapporti tra Mosca e Roma.

Nell'articolo del Guardian c'è anche un altro particolare curioso, o per certi versi imbarazzante. Gentiloni si sarebbe salvato dall’attacco perché non usava la email durante il periodo in cui era ministro degli Esteri. L'esatto opposto di Hillary Clinton quando era segretaria di Stato.

Gli hacker avrebbero spiato gli uffici della Farnesina, comprese le ambasciate e i membri dello staff che riportano a Roma le informazioni sui loro incontri con i rappresentanti di governi stranieri. Il funzionario governativo citato dal Guardian afferma che i dati sensibili non sarebbero stati violati perché, anch'essi, sono crittografati. Il funzionario non ha confermato che ci sia proprio Mosca dietro l’attacco, ma altre due persone "a conoscenza dei fatti" hanno spiegato che è possibile "che la Russia sia coinvolta".

La vicenda dell'attacco informatico - riferiscono fonti vicine al ministero degli Esteri - era già a conoscenza delle autorità italiane ed è quanto il governo italiano aveva fatto sapere allo stesso quotidiano britannico. Dopo il primo attacco, affermano le fonti, c'è stato subito un primo intervento di "rafforzamento". Le fonti precisano che non si è trattato di attacchi al sistema informatico criptato attraverso il quale si veicolano le informazioni più rilevanti e delicate, ma di attacchi al sistema di gestione delle email del personale della Farnesina e delle ambasciate. E su questo caso è arrivata anche la risposta russa: "La notizia dell’attacco hacker sferrato alla Farnesina e che, secondo i sospetti di fonti governative italiane citate dal Guardian, sarebbe opera della Russia è un altro episodio della solita campagna mediatica, dietro cui non ci sono fatti", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, aggiungendo nel suo commento scritto di non sapere per ora se la parte italiana si sia già rivolta a quella russa per chiedere un confronto.

"Se l’Italia possiede dati concreti è necessario che li consegni alla parte russa per un lavoro congiunto", ha poi concluso.

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