Fare la guerra all'Isis vuol dire sporcarsi le mani. Per sconfiggere i tagliagole, infatti, non bastano i bombardamenti con i droni. Lo si è visto negli ultimi mesi, quando l'avanzata o l'arretramento dei miliziani con la bandiera nera è dipeso (anche) dagli scontri sul campo, ad opera dei Curdi e dell'esercito iracheno. Per fare la guerra servono soldati e armi. Ora, però, c'è chi punta il dito contro gli Stati Uniti e in particolare contro Obama. Il presidente avrebbe impedito agli alleati mediorientali della coalizione anti-Isis di fornire armi pesanti ai peshmerga curdi. Lo rivela in esclusiva il britannico Daily Telegraph, secondo cui i paesi arabi sono disposti a "procedere da soli" per fornire le armi a chi, sul campo, si batte contro l'Isis.
Alti funzionari delle monarchie del Golfo hanno rivelato al giornale britannico che i "tentativi di persuadere Obama della necessità di armare direttamente i curdi sono falliti".
A questo punto, hanno aggiunto, cercheranno altre strade per combattere l’Isis, senza cercare "l’approvazione" degli Stati Uniti. La cui amministrazione evidentemente pensa di poter andare avanti in modo autonomo. Oppure, semplicemente, non ha le idee troppo chiare sulla guerra al Califfato del terrore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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