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Harry e Meghan: contratto faraonico per parlare di povertà e ambiente

La coppia ducale si è subito adattata al mondo liberal-progressista californiano, siglando un contratto faraonico con l'agenzia degli Obama e dei Clinton. Quasi un milione di dollari ad apparizione

Harry e Meghan: contratto faraonico per parlare di povertà e ambiente

La nuova vita di Harry e Meghan a Los Angeles passa dalla filantropia e dall'impegno a favore delle cause umanitarie. Ma la decisione di essere indipendenti (anche finanziariamente) dalla famiglia reale comporta dei "sacrifici": per questo motivo il duca e la duchessa del Sussex, come riporta il Los Angeles Times, hanno appena firmato un contratto con la celebre agenzia Harry Walker di New York, la stessa degli Obama e dei Clinton. La coppia andrà in giro a parlare di questioni sociali come le diseguaglianze, il razzismo, la parità di genere, salute mentale e ambiente. Il tutto per promuovere e sostenere la loro organizzazione filantropica Archewell.

Niente male se si pensa che la stessa agenzia a cui si sono rivolti Harry e Meghan, oltre a rappresentare gli Obama, i Clinton e altre star del mondo patinato e progressista di Hollywood come Oprah Winfrey e Jane Goodall, consentirà alla ex coppia ducale un ricchissimo compenso per ogni apparizione in pubblico. L'ex presidente Barack Obama ha guadagnato 400mila dollari per un discorso nel 2017, mentre è noto che i Clinton hanno incassato una media di 250mila dollari per ogni apparizione nel 2014. Il pericolo "bancarotta" per Harry e Meghan sembra essere definitivamente scampato. La coppia ha mosso i primi passi a Los Angeles ad aprile, facendosi immediatamente immortalare mentre offriva pasti ai residenti più poveri della West Hollywood, confinati a casa a causa del lockdown.

Harry e Meghan, contratto faraonico per parlare di poveri e ambiente

Come riporta Libero, la coppia ducale potrebbe incassare circa un milione di dollari per ogni discorso da tenersi davanti al pubblico privilegiato di associazioni, forum, circoli universitari ed esclusivi. Tra i temi affrontati ci sono quelli che vanno per la maggiore tra questa schiera di conferenzieri vip e molto, molto politically correct: ambiente, uguaglianza di genere, giustizia sociale, sviluppo del Terzo e Quarto mondo, la salute mentale. All'inizio di giugno, l'ex attrice ha condiviso la sua tristezza per le divisioni razziali negli Stati Uniti, spiegando ai diplomati della Immaculate Heart High School di Los Angeles che si sentiva commossa a parlare della morte di George Floyd. Meghan Markle ha ricordato di aver partecipato alle proteste di Los Angeles del 1992 sorte a seguito dell'assoluzione degli agenti di polizia dopo il pestaggio ai danni di Rodney G. King.

Certo, parlare dei temi più cari al mondo progressista hollywodiano potrebbe essere un'enorme contraddizione rispetto al ricchissimo contratto stipulato dalla coppia ducale. E lo è. Ma Meghan Markle pare essere abituata alle contraddizioni, e probabilmente si trova a suo agio in un mondo, quello liberal-progressista californiano, marcatamente perbenista, missionario e un po' ipocrita. D'altro canto la duchessa di Sussex aveva dichiarato che non avrebbe rimesso piede negli Stati Uniti nell’era Donald Trump.

Eppure ora è di nuovo sul suolo americano. Quale sarebbe il motivo di questo ripensamento? Sarà mica il nuovo contratto con la Harry Walker di New York?

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