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"I neri come le scimmie!": post razzista in Sud Africa e scoppia lo scandalo

Penny Sparrow, agente immobiliare sudafricana e membro del partito d'opposizione Democratic Alliance, in un post ha definito i cittadini di colore che hanno festeggiato l'anno nuovo sulla spiaggia di Durban, delle ''scimmie'': scandalo e polemiche in Sud Africa

"I neri come le scimmie!": post razzista in Sud Africa e scoppia lo scandalo

E' scoppiata una guerra in Sud Africa, di quelle che si combattono quotidianamente nell'era 2.0, fatta di hashtag, e post, di commenti e tweet. Ma se le modalità dello scontro che sta incendiando il web sudafricano hanno la fisionomia della modernità, del mondo che si specchia nei device e trasferisce nella rete l'identità di sé stesso, i motivi della polemica però sono vecchi di secoli, crudelmente concreti, quanto tristemente connaturati in un presente che non ha ancora saldato i patti con un passato pesante e lontano dalla volontà di essere accettato da tutti. E tra coloro che non hanno deciso di accettare storia e scienza c'è Penny Sparrow una donna, agente immobiliare sudafricana, che attraverso un post su facebook ha aizzato gli animi e dato vita a discussioni che, in certi paesi, bruciano come sale su ferite che sembrano sempre più difficili da rimarginare. La donna ha definito i neri che hanno fatto festa per l'anno nuovo sulla spiaggia di Durban delle ''scimmie'', sfregiando così i cittadini del Sud Africa con l'epiteto in uso nel passato coloniale che, sebbene sia franato su stesso nei manuali storiografici, ancora però trova fortilizi di odio in cui arroccarsi nel pensiero di diversi bianchi che vivono nel Paese.

Immediato, dopo il post, ha fatto seguito uno stuolo di polemiche tutte accompagnate dall'hashtag #RacismMustFall, il razzismo deve cadere, e la donna ha cercato di porre le sue scuse dicendo che tutti possono sbagliare. Il partito d'opposizione Democratic Alliance, di cui la Sparrow è membro, si è dissociato dalle esternazioni e ha preso provvedimenti nei confronti della donna. E Isacco Mangena, portavoce di Human Rights Commission in Sudafrica, ha dichiarato che avverrà un'indagine che potrebbe concludersi con un'azione legale.

Ed ecco quindi il ricordo delle spiagge dei neri e di quelle dei bianchi, della segregazione, e poi il passare dei tempi e quel mare che senza discriminazione ha bagnato ogni costa del Sud Africa ma dal quale però, come in una fossa della memoria, riaffiorano a volte i relitti del passato con i loro scafi, consumati ma integri, di paura e di odio.

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