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I profughi si ribellano al grido di "Jihad, Jihad"

A Lesbo, in Grecia, gli abitanti di un centro di accoglienza hanno dato vita a una protesta invocando la guerra santa islamica

I profughi si ribellano al grido di "Jihad, Jihad"

"Jihad" è il grido che si sente urlare da un folto gruppo di uomini che bloccano la strada, impedendo a macchine e passanti di procedere. Queste scene, filmate in un video amatoriale, avvengono a Lesbo, in Greca, dove gli abitanti del locale centro di accoglienza hanno dato vita ad una protesta inneggiando alla guerra santa islamica.

Le rivolte durano da diversi giorni e sono state scaturite dall'impossibilità da parte dei presunti profughi di poter concedere il proprio viaggio verso l'Europa continentale. La Grecia tenta infatti di impedire ai migranti di raggiungere le proprie coste, dove non sarebbe in grado di garantire loro l'accoglienza e gli alloggi. Chi migra si trova quindi bloccato sulle isole, dove aspetta delle novità che non arrivano mai.

Negli ultimi giorni la rabbia è salita al punto da sfociare in vere e proprie rivolte in diverse isole. A Lesbo le violenze sono scoppiate quando un gruppo di migranti, prevalentemente iracheni, ha bloccato una strada, bloccando il traffico. A seguito della reazione di alcuni guidatori ne sono nati dei tafferugli che sono sfociati in una più ampia protesta dei presunti profughi.

Che hanno quindi iniziato ad inneggiare al jihad.

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