Perché in cella la Maxwell non può avere sapone e reggiseno

Le condizioni di vita all'interno del carcere in cui è detenuta Ghislaine Maxwell sarebbero "disumane". A lanciare l'appello sono i legali della diabolica complice di Jeffrey Epstein, alla quale sarebbe negato anche sapone e dentifricio

Perché in cella la Maxwell non può avere sapone e reggiseno

Quello di Ghislaine Maxwell non è sicuramente stato un giorno del Ringraziamento all'insegna dei festeggiamenti. L’anima nera del jet set internazionale è detenuta in un carcere di Brooklyn, dove a detta dei suoi legali, vive in condizioni “disumane”. Arrestata con le accuse di abuso e cospirazione nel traffico di minorenni portato avanti da Jeffrey Epstein, la Maxwell ha vissuto una vita di lusso ed eccessi, molto diversa da quella attuale.

Secondo quanto affermato dai legali della “dark lady” al Daily Mail, da quando è entrata nel Metropolitan Detention Centre, alla donna è stato vietato qualsiasi "comfort", come sapone e dentifricio. Inoltre non può indossare il reggiseno e viene svegliata ogni 15 minuti da una torcia che le illumina il viso, per controllare che respiri ancora. “Sono stati violati i diritti umani”, sostengono gli avvocati della Maxwell, che si sono appellati alla corte di New York per chiedere che la loro assistita venga reinserita in un regime meno duro, insieme ad altri detenuti. Ma pochi giorni fa ecco l’ennesimo intoppo che ha peggiorato ancora la situazione delladescatrice di minori. Una guardia del carcere con cui la donna sarebbe entrata in contatto, è stata trovata positiva al COVID-19, e la Maxwell è stata posta in regime di quarantena per 14 giorni.

Nonostante le condizioni in cui era costretta a vivere all’interno del carcere, prima della quarantena la complice di Epstein poteva uscire trenta minuti dalla cella tre giorni a settimana, fare la doccia, effettuare telefonate personali e mandare email ai suoi avvocati. Dalla prigione sono molto chiari: Ghislaine Maxwell è un soggetto a rischio suicidio e per questo motivo le misure adottate nei suoi confronti seguono protocolli molto rigidi. La preoccupazione degli inquirenti è che la diabolica dama dell’alta società possa morire come Epstein in carcere, prima del processo a suo carico, fissato a luglio 2021.

Ed ora un sospetto circola sul web: “La Maxwell verrà fatta fuori come Epstein”, scrivono gli utenti sui social. Il magnate pedofilo fu trovato impiccato nella sua cella a un mese dal suo arresto per traffico e abuso di minore, sfuggendo alla giustizia e prima di poter fare i nomi dei potenti amici che frequentavano i suoi party. La sua morte resta tutt'ora un mistero, nonostante sia stata archiviata come suicidio.

Ora, per ironia della sorte, lo stesso destino potrebbe toccare alla sua complice, affermano molti, che vedono la quarantena e un possibile contagio da Covid come una scusa per mettere a tacere la donna per sempre. Ghislaine Maxwell è stata arrestata a luglio 2019 nella tenuta nel New Hampshire in cui si nascondeva da un anno.

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