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Indonesia, le autorità religiose approvano il vaccino cinese: "Rispetta l'islam"

Dopo l’approvazione da parte dei vertici islamici indonesiani, si dovrà attendere, per l’impiego di massa del siero, l’ok dell’agenzia locale del farmaco

Indonesia, le autorità religiose approvano il vaccino cinese: "Rispetta l'islam"

I vertici islamici dell’Indonesia hanno appena dato la loro approvazione ufficiale al vaccino cinese anti-Covid, dichiarandolo compatibile con i precetti coranici. Nella più grande nazione musulmana al mondo era infatti atteso da giorni il responso delle autorità religiose sulla conformità all’islam del siero prodotto dalla casa farmaceutica del Dragone Sinovac Biotech. Visto il parere favorevole dei chierici, l’avvio della campagna di vaccinazione nel Paese dovrebbe finalmente avere luogo il 13 gennaio, con la progressiva somministrazione di milioni di dosi di antidoto a beneficio delle fasce di popolazione più a rischio.

L’approvazione del vaccino Sinovac è stata concessa dai vertici musulmani indonesiani venerdì scorso. Nel dettaglio, a esprimersi favorevolmente sulla composizione del siero, decretandone la compatibilità con i precetti islamici, è stato il Consiglio degli Ulema, di cui fanno parte appunto le massime autorità religiose nazionali. Ciò che ha indotto queste ultime a dare un responso favorevole in merito al vaccino sarebbe stato il fatto che tale farmaco avrebbe una composizione “sacra e halal”. In particolare, la preparazione del siero non contemplerebbe l’impiego di determinate sostanze di origine animale considerate impure dal credo maomettano. A favore dell’approvazione dell’antidoto cinese da parte degli ulema avrebbe giocato in misura decisiva l’assenza, nella composizione del medicinale, di gelatina di maiale, che spesso viene utilizzata come stabilizzante in alcuni vaccini, ma che non è purtroppo “halal”. A rendere noto alla stampa e alle emittenti indonesiane il via libera delle autorità coraniche all’utilizzo del prodotto Sinovac è stato Asrorum Nim Sholeh, componente del Consiglio per le fatwa.

In realtà, pur avendo ottenuto l’approvazione dei vertici religiosi, il preparato cinese, per potere ufficialmente iniziare a venire somministrato ai cittadini, deve ancora ricevere il nulla osta da parte dell’agenzia nazionale del farmaco, anche se, superato l’ostacolo rappresentato dallo scrutinio del Consiglio degli Ulema, non dovrebbero più esserci intoppi significativi lungo la strada verso l’impiego massiccio del medicinale. L’agenzia governativa citata ha tuttavia messo in chiaro che autorizzerà definitivamente l’impiego di massa del vaccino cinese per la prevenzione del Covid solamente una volta analizzati i resoconti delle sperimentazioni effettuate in Brasile e in Turchia sull’affidabilità del medesimo antidoto. Mentre arrivano i responsi religiosi e tecnici sui medicinali contro il Covid, il virus fa registrare nello Stato-arcipelago 808,340 infezioni e 23,753 vittime.

Ad oggi, tre milioni di dosi del siero Sinovac sono già arrivate nel Paese musulmano, pronte per essere utilizzate a partire dal 13 gennaio. Altre fiale del preparato verranno spedite a Giacarta nelle prossime settimane, insieme a quelle dei vaccini messi a punto dalle altre case farmaceutiche con cui si è accordato il governo indonesiano, ossia l’americana Novavax e la britannica AstraZeneca.

Per sensibilizzare la popolazione riguardo all’efficacia e alla sicurezza dell’antidoto, uno dei primi a vaccinarsi in Indonesia sarà il presidente della repubblica Joko Widodo, seguito dai suoi ministri e dal personale sanitario.

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