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Nucleare Iran, Germania, Francia e Gb contestano l'accordo

Lanciato il meccanismo di contestazione previsto dall’accordo sul nucleare iraniano: “Teheran non sta rispettando gli impegni”. Ma non sono previste nuove sanzioni. Gelo con Washington

Nucleare Iran, Germania, Francia e Gb contestano l'accordo

Germania, Francia e Regno Unito hanno puntato il dito contro Teheran accusandola di non rispettare gli impegni presi in sede di negoziazione in merito all’accordo sul nucleare.

L’Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell, ha fatto sapere che i tre Paesi, gli stessi che nel 2015 avevano firmato l’intesa con l’Iran insieme a Stati Uniti, Russia e Cina, hanno lanciato il meccanismo di contestazione previsto dall’accordo (detto anche Joint comprehensive plan of action o Jcpoa).

In altre parole, Berlino, Parigi e Londra hanno informato Borrell, mediante una lettera, di essere in procinto di attivare il citato meccanismo di disputa a causa del mancato rispetto del governo iraniano delle condizioni alla base del patto.

I tre alleati, “viste le azioni dell’Iran”, non hanno avuto alcuna scelta “se non quella di registrare le preoccupazioni che Teheran non stia rispettando i suoi impegni”. Ricordiamo che Germania, Regno Unito e Francia si erano opposti alle dichiarazioni degli Ayatollah di voler superare i limiti sull’arricchimento dell’uranio decretati dall’accordo.

C’è una parte importante della lettera in cui i tre Stati hanno comunque ribadito di non volersi unire alla “campagna di massima pressione sull'Iran” portata avanti da Washington, lei sì uscita dall’accordo provocando le contromosse di Teheran.

L’obiettivo dell’Europa

Borrell ha spiegato che “l'intenzione dei ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito è quella di preservare l’accordo nella sincera speranza di trovare il modo di andare avanti per risolvere l'impasse attraverso il dialogo diplomatico”.

Ecco perché, nonostante l’escalation in Medio oriente e la decisione di ricorrere al meccanismo di disputa, l’Europa non ha alcuna intenzione di applicare nuove sanzioni sul governo iraniano. "L'obiettivo di questo meccanismo è risolvere problemi legati all'attuazione dell'accordo e in particolare trovare soluzioni per riportare l’Iran al pieno rispetto nel quadro di questo accordo", hanno sottolineato i tre Paesi.

Dal canto suo, il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, ha dichiarato che Germania, Regno Unito e Francia "non potevano più lasciare senza risposta le crescenti violazioni iraniane dell'accordo sul nucleare".

"Il nostro obiettivo è chiaro - ha aggiunto lo stesso Maas - vogliamo preservare l'intesa e arrivare a una soluzione diplomatica entro l'accordo" e "affronteremo questo insieme con tutti i partner. Invitiamo l'Iran a partecipare in modo costruttivo al processo negoziale che comincerà adesso".

Dunque, da una parte tre dei più importanti Stati dell’Unione Europea hanno lanciato un chiaro messaggio all’Iran sulla chiara intenzione di voler mantenere gli impegni presi sul nucleare; dall’altro hanno fatto capire, ancora una volta, di volersi smarcare dall’operato degli Stati Uniti di Donald Trump.

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