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Iran, giallo sull’aereo precipitato. Tv saudita: “Abbattuto da un missile”

Secondo l’emittente Al Hadath l'aereo sarebbe stato colpito per errore da un missile sparato dai Guardiani della Rivoluzione iraniana. L’Iran si rifiuta di consegnare la scatola nera alla Boeing

Iran, giallo sull’aereo precipitato. Tv saudita: “Abbattuto da un missile”

Si è trattato solo di un guasto tecnico o oppure il Boeing 737 carico di civili e precipitato questa mattina in Iran, poco distante da Teheran, è stato abbattuto per errore da un missile? E ancora: nel caso in cui la seconda ipotesi dovesse essere confermata, chi è stato a lanciare quei razzi?

È giallo sullo schianto del volo PS752 della compagnia aerea ucraina Ukraine International Airlines (Uia), la cui caduta ha provocato la morte di oltre 170 persone, per lo più iraniani.

L’ambasciata ucraina in Iran aveva inizialmente dichiarato in una nota “secondo le informazioni preliminari, l'aereo si è schiantato a causa di un guasto al motore per motivi tecnici. La possibilità di un attacco terroristico o di un attacco missilistico può attualmente essere esclusa”. In un secondo momento la stessa ambasciata ha cancellato la prima versione e scritto sul proprio sito che “una commissione chiarirà le informazioni sulle cause del disastro aereo. Ogni dichiarazione sulle cause dell'incidente prima delle conclusione della commissione non è ufficiale”.

Un funzionario del ministero iraniano per i Trasporti, Qassem Biniaz, ha riferito all’agenzia di stampa nazionale Irna che un motore dell’aereo ha preso fuoco e che il pilota non è stato in grado di riprendere il controllo del mezzo. Una ricostruzione che tuttavia non convince in pieno.

Anche perché l’emittente televisiva Al Hadath, che rientra nel gruppo della saudita Al Arabiya, ha proposto una ricostruzione dei fatti completamente diversa. Il Boeing sarebbe stato colpito per errore da un missile sparato dai Guardiani della Rivoluzione iraniana.

La versione della tv saudita cambierebbe non poco la disposizione delle carte in tavola. In attesa di saperne di più, anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha “dato istruzioni al procuratore generale di aprire un’inchiesta” e sottolineato la necessità di “indagare tutte le possibili versioni” del disastro aereo. Zelensky ha poi ordinato ispezioni su tutti i voli civili nel Paese “indipendentemente dalle conclusioni relative allo schianto in Iran”.

Come se non bastasse, il presidente dell’Uia, Evgeny Dykhne, ha dichiarato che l’aereo precipitato “era uno dei nostri migliori aerei, con un equipaggio eccellente e affidabile”. Il Boeing in questione, inoltre, era stato ispezionato lunedì scorso. “Le possibilità di un errore da parte dell’equipaggio sono minime”, ha aggiunto il vicepresidente della compagnia, Igor Sosnovsky.

Teheran si rifiuta di consegnare la scatola nera

Il capo della commissione d’inchiesta sull’incidente che ha coinvolto il velivolo, Hassan Razaeifar, ha specificato che il pilota non ha potuto comunicare con i controllori di volo a Teheran. Dal canto suo l’Ucraina è pronta a collaborare per fare chiarezza sull’accaduto. Il premier ucraino, Oleksiy Honcharuk, ha detto che Kiev sta preparando un gruppo di specialisti per “aiutare con le operazioni di ricerca” e accelerare “le indagini sulle cause dello schianto”. Nel frattempo la Uia ha sospeso a tempo indefinito i voli per Teheran.

L’incidente è stato letale e l’aereo si è disintegrato in mille pezzi. In ogni caso, secondo quanto riferito dall’agenzia Dpa, sono state recuperate le due scatole nere del Boeing. Entrambe sono danneggiate ma, secondo un funzionario iraniano, non dovrebbero esserci problemi per il recupero dei dati. Piccolo problema: l’Iran si rifiuta di consegnarle alla Boeing.

A questo punto, l’ipotesi che dietro alla scusa dell’incidente possa esserci altro (un missile dei pasdaran) si fa sempre più concreta.

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