Il sedicente Stato islamico molto presto potrebbe perdere la roccaforte di Mosul. L’esercito iracheno, infatti, ha lanciato una nuova offensiva contro le postazioni dell’Isis nella località di Majmur e diverse zone della strategica località di al-Qayara, 50km a sud di Mosul. L’attacco, iniziato nella notte e accompagnato da intensi bombardamenti dell’artiglieria, è stato preceduto da una serie di bombardamenti. Va avanti grazia anche alla copertura aerea della Coalizione internazionale.
In un comunicato la difesa irachena rende noto che l’offensiva è la prima fase dell’operazione che il governo di Baghdad vuole concludere entro quest’anno con la riconquista di Mosul, la maggiore città nel nord del Paese. Mosul, 260 km a nordovest di Baghdad, è stata occupata dall’Isis nel 2014 ed è la città più grande sotto il controllo delle milizie jihadiste. Lo scorso dicembre le forze irachene hanno riconquistato Ramadi, città a mggioranza sunnita nell'ovest dell' Iraq.
"Le truppe irachene sono riuscite a liberare vari villaggi e a issare la bandiera irachena", ha detto alla tv al-Iraqiya il generale Yahya Rasool, portavoce del Comando militare congiunto. Secondo il generale le forze irachene hanno ripreso il controllo di aree alla periferia di Makhmour, a est di Mosul. Non è chiaro quanto durerà l'operazione. Al-Qayara è un’importante enclave strategico dell’Isis nella provincia di Ninive, di cui Mosul è capitale.
Ieri il capo del Pentagono, Ashton Carter, in un'intervista alla Cnn ha
sottolineato che gli attacchi di Bruxelles dimostrano come l'Europa debba accelerare i suoi sforzi con tro lo Stato islamico unendosi agli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo in Siria e in Iraq. Lo ha dichiarato
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