Il cardinale agli islamici: "Serve posizione chiara sul terrorismo"

Islam e terrorismo: per il cardinale Tauran non è possibile un'equiparazione. Il francese ha chiesto però "una posizione chiara" delle autorità religiose

Il cardinale agli islamici: "Serve posizione chiara sul terrorismo"

Il cardinale francese Tauran, in virtù di un convegno organizzato dalle Conferenze episcopali europee per il dialogo con l’islam tenutosi nei giorni scorsi in Albania, ha inviato un messaggio ai partecipanti all'iniziativa. Uno scritto incentrato sul rapporto tra la religione cristiana e quella musulmana e sulla necessità di una presa di posizione chiara da parte delle autorità religiose riguardo al terrorismo.

L'arcivescovo cattolico francese ha dichiarato - come riporta la Agensir - che bisogna "guardare l’islam e i musulmani al di là degli stereotipi, nonché dei pregiudizi, dell’immagine sbagliata ad opera di alcuni mezzi di comunicazione, come del comportamento fanatico e violento di una minoranza di musulmani", ma ha anche ribadito l'urgenza di "una posizione chiara da parte delle autorità religiose musulmane nonché da ogni singolo musulmano circa la questione della violenza connessa in nome della religione è necessaria per scongiurare una ingiusta equiparazione tra islam e violenza". Il porporato ha poi sottolineato come nel credo religioso in questione ci siano risorse spirituali e morali condivise tanto dai cristiani quanto dagli ebrei.

Jean -Louis Tauran, che è il camerlengo di Santa Romana Chiesa e il presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, ha aggiunto che come "cristiani e musulmani dobbiamo promuovere il rispetto reciproco, l’obiettività nel parlare e nello scrivere sull’altra religione, la benevolenza, la compassione e la misericordia così centrale nella tradizione islamica e per altro tanto cara a papa Francesco". E ancora per il cardinale francese "è necessario un nuovo sforzo da ambedue le parti per scongiurare il ‘discorso dell’odio’ che è all’origine di sospetti reciproci, discriminazioni, esclusione, marginalizzazione e risentimenti". Il messaggio inviato, infine, si è concluso con un encomio alla nazione albanese, la stessa che ha ospitato la conferenza.

Il quinto incontro dei delegati nazionali delle Conferenze episcopali europee per il dialogo con l’Islam, quindi, è stata un'occasione utile, sulla base della posizione espressa dal cardinale, per evidenziare l'inconsistenza dell'equiparazione tra religione musulmana e terrorismo. L’Albania, del resto, è per Tauran una nazione dove coesistono "rapporti rispettosi e fruttuosi tra cristiani, musulmani sunniti e bektashi".

Infine, il ricordo di Santa Teresa: "La gloriosa figlia dell’Albania, Madre Teresa di Calcutta che, fedele alle sue radici e al Vangelo, diventata sorella e madre di tutti, specie dei più poveri tra i poveri", ha chiosato l'uomo che ha annunciato al mondo l'elezione di Papa Francesco.

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