Guerra in Ucraina

L’importanza dei droni Bayraktar che distruggono l’artiglieria russa

Una delle armi vincenti degli ucraini che combattono contro i russi è rappresentata dai droni Bayraktar: ecco come funzionano e perché tutto il mondo li vuole

L’importanza dei droni Bayraktar che distruggono l’artiglieria russa

È uno degli "aiuti" più utilizzato dagli ucraini nel conflitto contro i russi ma la notizia è che stavolta non si tratta di un'arma "occidentale": stiamo parlando dei droni turchi Bayraktar TB2 che da fine febbraio distruggono artiglieria e diversi tipi di corazzati dell'esercito di Mosca. Sono così efficienti che adesso i clienti pronti ad acquistarli si sono moltiplicati. Creato da Selcuk Bayraktar, 42enne con una Laurea in ingegneria a Istanbul, due Master di cui uno al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Intervistato dalla Reuters, ha affermato che il drone si sta comportando "per quello che doveva fare: eliminare alcuni dei più avanzati sistemi antiaerei" oltre a quello sopra menzionato.

Il "ritornello" ucraino

Come abbiamo visto sul Giornale.it, il TB2 può volare fino a 25mila piedi (7620 metri) prima di distruggere i tank e l'artiglieria e l'artiglieria russa con bombe guidate tramite laser. Sin dall'inizio del conflitto si sono rivelati una vera spina nel fianco degli invasori mentre l'esercito di Zelensky ne è così entusiasta da aver creato il ritornello di una canzone patriottica ucraina dove viene ripetuto, appunto, "Bayraktar, Bayraktar". Questo mezzo si pilota a distanza ed è dotato di un motore da 105 cavalli che fa giriare un'elica posteriore, può volare fino a 27 ore consecutivamente ed è dotato anche di intelligenza artificiale che consente di effettuare alcune operazioni in maniera autonoma: può decollare e atterrare senza che venga impostato da remoto e può volare con tre differenti sistemi di pilota automatico. Un vero e proprio gioiello tecnologico.

L'ingegnere, che è sposato con la figlia di Erdogan, ha affermato che l'azienda Baykar, il più noto esportatore di armi della Turchia, può produrre 200 droni TB2 all'anno. Lo stesso Putin e il ministero della Difesa russo, come ricorda II Messaggero, lo hanno nominato decine di volte in pubblico a mostrare rispetto e timore. Questo tipo di mezzo finora era stato impiegato in Libia, in Siria e nel Nagorno-Karabakh dove ha ottenuto numerosi successi annientando le forze armate dell'Armenia. Questi droni, già rodati in precedenti conflitti, non hanno deluso le aspettative tant'é che c'è l'intenzione di renderli ancora più efficienti.

Si lavora per il TB3

Baykar, come detto, sta lavorando sul successore, il TB3, dotato di ali pieghevoli e in grado di decollare e atterrare su portaerei anche a corto raggio, oltre ad un aereo da combattimento chiamato Kizilelma. "Inshallah, il primo volo di Kizilelma sarà l'anno prossimo e TB3 entro la fine di quest'anno o l'inizio del prossimo", ha affermato Bayraktar.

"Se guardi all'orizzonte temporale più lungo, stiamo lavorando sui droni taxi - per questo abbiamo bisogno di sviluppare una tecnologia di autonomia di livello superiore - che è fondamentalmente l'intelligenza artificiale - ma rivoluzionerà il modo in cui le persone verranno trasportate nelle città".

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