Guerra in Ucraina

L'adunata dello Zar: "Attueremo tutti i nostri piani"

Migliaia di persone riunite presso lo stadio Luzhniki di Mosca per una manifestazione pro-Cremlino. Putin: "Kiev sta organizzando operazioni punitive militare contro il Donbass"

L'adunata dello Zar: "Attueremo tutti i nostri piani"

"Abbiamo fatto risorgere i territori" della Crimea e "sappiamo esattamente cosa fare adesso. Attueremo tutti i nostri piani". Giubbotto nero, maglia a girocollo bianca e applaudito dalla sua gente. Vladimir Putin ha parlato dallo stadio Luzhniki di Mosca, dove era in corso l'appuntamento tradizionale in occasione dell'anniversario dell'annessione russa alla Crimea. Lo Zar si è rivolto alla sua gente ma, allo stesso tempo, ha lanciato un messaggio all'Occidente.

Putin: "Eviteremo genocidio nel Donbass"

Il presidente russo ha spiegato che lo scopo principale dell'"operazione militare" in terra ucraina consiste nell' "evitare il genocidio" in corso in Ucraina. "Kiev sta organizzando operazioni punitive militare contro il Donbass", ha tuonato lo Zar. "Sono gli abitanti della Crimea che hanno fatto la scelta giusta, hanno messo un ostacolo al nazionalismo e al nazismo, che continua ad esserci nel Donbass, con operazioni punitive di quella popolazione. Sono stati vittime di attacchi aerei ed è questo che noi chiamiamo genocidio. Evitarlo è l'obiettivo della nostra operazione militare", ha quindi aggiunto.

Il presidente russo non ha scelto una data qualunque per parlare alla nazione. Il 18 marzo è l'anniversario dell'annessione della Crimea. In questa giornata, infatti, la Russia festeggia il giorno della "riunificazione della Crimea e di Sebastopoli" a otto anni dall'annessione russa della strategica penisola ucraina. E cosi, dallo stadio Luzhniki, dove sono riunite migliaia di persone, Putin ha parlato alla nazione. Già, lo stadio Luzhniki: lo stesso che nel 2018 aveva ospitato la finale dei Mondiali di calcio e che adesso è vestito a festa per ospitare il concerto organizzato per l'ottavo anniversario dell'annessione della Crimea alla Russia.

Il messaggio dello Zar

Probabilmente in risposta a chi ipotizzava divisioni all'interno della Russia, Putin ha lodato "l'eroismo" dei militari russi impegnati in Ucraina sottolineando che "da tempo non eravamo così uniti". I soldati russi stanno combattendo "spalla a spalla e se ci sarà bisogno si proteggeranno a vicenda su campo battaglia dai proiettili come fratelli". Ad un certo punto, nel suo breve discorso, lo Zar ha citato la Bibbia: "Non c'è amore più grande di dare la propria vita per i propri amici". Quando Putin stava ancora parlando, la Tv di Stato russa ha tagliato improvvisamente il suo discorso. Al taglio brusco delle parole del presidente sono seguiti canti patriottici.

L'evento in programma a Mosca, di fatto, era una grande manifestazione di appoggio a Putin e all'"operazione speciale" in Ucraina. Si intitolava: "Za mir bez nazisma! Za Rossiyu! Za Prezidenta!", e cioè "Per un mondo senza nazismo! Per la Russia! Per il presidente!". Ricordiamo che in russo viene usata la lettera latina Z che non esiste in cirillico, ma che è diventata il simbolo del sostegno alla guerra in nome della "denazificazione". I conduttori della diretta, trasmessa in tv, hanno mostrato, per l'intera durata dell'evento, la Z sul petto con i colori del tradizionale nastro di San Giorgio (arancione e nero), che nel 2014 fu a sua volta simbolo del sostegno a quello che la Russia definisce "il ritorno" della Crimea.

Ma qual è il gradimento politico di Putin in patria? Proprio in queste ore, l'istituto ufficiale di ricerca sull'opinione pubblica VTsIOM ha diffuso i risultati del suo ultimo sondaggio (condotto dal 7 al 13 marzo) secondo il quale Putin godrebbe della fiducia del 79,6% dei russi che approvano il suo operato al 77,2%.

Per quel che può valere, il segnale lanciato all'Occidente è chiaro.

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