Per ora è solo un'ipotesi, ma è sufficiente per restare basiti.
Il giovane marocchino ucciso a Parigi dalla polizia francese settimana scorsa davanti a un commissariato in un presunto attentato suicida ancora tutto da chiarire potrebbe essere stato uno dei molestatori di Colonia. A ricostruire come è la tedesca Bild, che mette in fila una serie di coincidenze che effettivamente destano più d'un sospetto.
Walid Salihi (questo è uno degli almeno quattro nomi con cui il maghrebino si faceva chiamare) ha chiesto asilo politico in Germania, venendo registrato in un centro d'accoglienza a Recklinghausen, a un centinaio di chilometri da Colonia. Sul muro del centro, hanno fatto sapere i servizi di sicurezza tedeschi, l'uomo avrebbe disegnato l'emblema della bandiera dello Stato Islamico.
La sim tedesca che la polizia parigina ha ritrovato nel suo cellulare sarebbe stata a Colonia poco dopo le molestie di massa di Capodanno. Ma non è tutto: secondo il britannico The Daily Mail, un amico di Wahili è stato arrestato dopo i fatti di Colonia e lo stesso autore del fallito blitz contro il commissariato era stato arrestato per molestie in passato.
Era li 2014,
quando Wahili venne arrestato proprio a Colonia per aver palpeggiato una donna in discoteca. Egli era insomma noto alle forze di sicurezza. Che però non sono state capaci di prevenirne la radicalizzazione.
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