L'America resta spaccata. Trump torna e sfida Biden nel giorno dell'assalto

Il tycoon: "Voto rubato". E annuncia un discorso in contemporanea con il presidente

L'America resta spaccata. Trump torna e sfida Biden nel giorno dell'assalto

L'America si spacca di nuovo. A un anno di distanza dai fatti di Capitol Hill, il Paese si appresta a ricordare una delle pagine più buie della sua recente storia, diviso tra chi seguirà le commemorazioni solenni organizzate dalle cariche istituzionali, a partire da Joe Biden e Kamala Harris, e chi invece il modello anti-sistema proposto da Donald Trump. L'ex presidente e l'attuale inquilino della Casa Bianca parleranno entrambi pubblicamente il 6 gennaio, giorno dell'assalto al Campidoglio da parte dei sostenitori del tycoon per bloccare la certificazione della vittoria dell'allora rivale democratico.

Trump è deciso a rilanciare le accuse che «le elezioni sono state rubate» in una conferenza stampa nel suo resort di Mar-a-Lago, in Florida. Se seguirà il copione diffuso con l'annuncio dell'appuntamento, The Donald ribadirà la sua teoria del voto truccato, negando però di aver fomentato la rivolta. L'evento sarà anche l'occasione per preparare la sua rivincita, cominciando a dettare la linea in vista delle elezioni di Midterm di novembre, in cui i repubblicani potrebbero riconquistare non solo il Senato, ma anche la Camera (in un sondaggio generale di Fox sono avanti di 4 punti), trasformando Biden in un'anatra zoppa e il partito democratico in un campo aperto di combattimento. Ma nel frattempo, il procuratore di New York, Letitia James, ha emesso un mandato di comparizione all'ex presidente e ai suoi figli Ivanka e Donald Jr: vuole sentirli nell'ambito dell'indagine sulle attività della famiglia, per verificare se la società del tycoon ha gonfiato il valore degli asset per motivi fiscali.

Nelle stesse ore in cui The Donald parlerà, il presidente Biden e la sua vice commemoreranno il primo anniversario dell'assalto, mentre in Congresso si terrà un momento di silenzio in aula e una veglia di preghiera sulla gradinata del Campidoglio.
Intanto prosegue l'inchiesta parlamentare per far luce sulle responsabilità dell'assalto, comprese quelle dell'ex Comandante in Capo. Secondo quanto riferito ad Abc News dalla deputata repubblicana Liz Cheney, vice presidente della commissione che indaga sui fatti dell'Epifania (e acerrima nemica di Trump), l'organo ha una «testimonianza di prima mano» che durante l'attacco Ivanka Trump, figlia e consigliera dell'allora presidente, gli chiese «per almeno due volte per favore ferma la violenza'». Il numero uno della commissione, il democratico Bennie Thompson, si è invece limitato a parlare di una «testimonianza significativa che ci porta a credere che alla Casa Bianca fu detto di fare qualcosa».

Un anno fa, dopo l'insurrezione, Trump fu abbandonato da gran parte dei suoi alleati e dato per finito politicamente, ma oggi sembra essere risorto dalle ceneri e la sua leadership sul partito è indiscutibile. Tanto da poter contare su un dominio incontrastato sui potenziali avversari repubblicani per il 2024. Secondo un sondaggio di Reuters e Ipsos, il 54% degli elettori repubblicani sosterrà il tycoon alle prossime presidenziali, con un vantaggio di ben 43 punti sul secondo favorito, il governatore della Florida Ron DeSantis, fermo all'11%. Seguono, lontani, l'ex vice presidente Mike Pence all'8% e l'ex ambasciatrice all'Onu Nikki Haley al 4%. «È straordinario, si potrebbe dire che oggi è in una posizione più forte all'interno del Grand Old Party di quanto forse non sia mai stato», ha commentato Ralph Reed, stratega repubblicano e fondatore della Faith & Freedom Coalition. Una rinascita, la sua, favorita anche dalla performance finora deludente di Biden, tra il caotico ritiro dall'Afghanistan, la pandemia dilagante, la maxi inflazione e l'impasse della sua agenda al Congresso.

Trump non ha ancora annunciato ufficialmente se intende correre per riprendersi la Casa Bianca, ma ha detto che «ci sta pensando». «Probabilmente lo annuncerò dopo il Midterm», ha spiegato in un'intervista del novembre scorso.

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