Londra e Washington contro l'indipendenza della Scozia

Il primo ministro usa il bastone e la carota per convincere gli scozzesi a dire no all'indipendenza. La Casa Bianca: "Abbiamo interesse che la Gran Bretagna resti forte e unita"

Londra e Washington contro l'indipendenza della Scozia

"Se non vi piaccio, non rimarrò qui per sempre. Se non vi piace il governo, non durerà per sempre. Ma se lasciate il Regno Unito questo sarà per sempre". Usa queste paole il primo ministro britannico, David Cameron, per scongiurare la secessione della Scozia, sottolineando che la scelta degli scozzesi nel referendum sull’indipendenza va oltre lui e il suo governo. Questo è, per così dire, il bastone. Ma vediamo la carota: "In caso di vittoria del no all’indipendenza in Scozia ci sarà un forte cambiamento, "non è più possibile lo status quo". E insiste: "Non ci sarà più un ritorno a come erano le cose. Se vince il ’nò ci sarà un grande e senza precedenti programma di devolution con nuovi poteri per il Parlamento scozzese, in materia di tasse, spesa pubblica e welfare". Insomma, sembra essere il messaggio del premier, che convenienza avete a staccarvi se vi diamo tutto ciò che chiedete? Cameron sale su un palco ad Aberdeen, in Scozia, per l’ultimo suo appuntamento pubblico in vista del referendum di giovedì. Dietro di lui campeggia una grande scritta: "Let’s stick together" (stiamo assieme). Il primo ministro di Sua Maestà accarezza i sentimenti: "Dobbiamo difendere i valori britannici come la giustizia e la libertà".

Cameron poi agita uno spauracchio: sanità pubblica e welfare a rischio con una Scozia indipendente. Il "nazionalismo" rischia di spezzare "quanto di buono fatto finora". Cameron cita più di una volta il National Health Service (Nhs), il servizio sanitario pubblicato nazionale, paventando la possibilità di gravi danni allo stato sociale scozzese in caso di una eventuale indipendenza dopo il referendum di giovedì 18 settembre.

Dall'altra sponda dell'Oceano arriva un messaggio forte e chiaro: una Gran Bretagna "forte, robusta, unita ed efficace" è nell’interesse degli Stati Uniti. A dirlo è Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca.

Spetta agli scozzesi, ha comunque precisato il portavoce, decidere se vogliono restare parte del Regno Unito e gli Usa non vogliono interferire nel processo.

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