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Londra: "Se avessimo avuto truppe, avremmo fermato i russi"

"Il fattore decisivo nel corso degli ultimi anni non è stata la forza di Mosca. Non avevamo, semplicemente, forze occidentali sul posto a causa dell’assenza di una minaccia credibile"

Londra: "Se avessimo avuto truppe, avremmo fermato i russi"

"E 'tempo che l'Occidente si svegli ed inizi a sentire l'odore dì vodka?". E’ questo il titolo di un nuovo rapporto, pubblicato sul sito web dell’esercito inglese, che analizza la capacità di difesa degli Stati baltici ed il ruolo della NATO.

Per i militari inglesi, la NATO “dovrebbe schierare in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia delle potenti forze di terra, supportate da divisioni corazzate per fornire una difesa credibile contro un massiccio attacco convenzionale russo”. Gli Stati baltici hanno formalmente richiesto alla NATO di schierare truppe nei loro territori: la questione sarà affrontata nel prossimo summit dell’Alleanza che si svolgerà a Varsavia il prossimo luglio.

Si legge nel rapporto:

“La NATO ha bisogno di sviluppare diverse opzioni, al di là della forza di reazione rapida negli Stati baltici, da attivare in tempo di crisi. Le forze dovranno condurre regolari esercitazioni lungo il confine orientale dell'Alleanza. Il fattore decisivo nel corso degli ultimi anni, non è stata la forza della guerra ibrida russa o qualche loro vantaggio militare generale acquisito. Non avevamo, semplicemente, forze occidentali sul posto a causa dell’assenza di una minaccia credibile. Se avessimo avuto delle truppe sul posto (in merito agli avvenimenti in Crimea ed Ucraina orientale), avremmo anche potuto arrestare l’iniziativa russa con un’azione tempestiva.

In linea di principio l’Alleanza, lo scorso febbraio, ha approvato il dispiegamento di truppe nell'Europa orientale non finalizzando i dettagli. Il braccio militare della NATO, il Quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa, ha inviato le direttive finali alla sede dell'Alleanza a Bruxelles, dove sono in fase di revisione. Se venisse approvato, sotto egida NATO sarebbero schierati quattro battaglioni operativi in Polonia a protezione dei confini con la Russia. Nella prima turnazione, gli Stati Uniti garantiranno due battaglioni. Il terzo battaglione sarà inglese ed il quarto tedesco. La dimensione complessiva della forza sarebbe di 4000 soldati.

Nelle direttive finali, la NATO precisa che “la forza dovrà essere multinazionale e che tutti gli alleati dovranno dare il loro contributo. I paesi che non potranno sostenere il dispiegamento di un battaglione, dovranno svolgere ruoli logistici per sostenere le truppe. I quattro battaglioni saranno sempre in rotazione ed agiranno sotto egida NATO. Il sistema di comando e controllo delle truppe spetterà al quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa”.

Secondo la visione occidentale, quei 4000 soldati in rotazione, aggirerebbero il NATO-Russia Founding Act, che vieta un numero considerevole di truppe da combattimento schierate permanente ai ridosso dei confini con la Russia. Nel documento del 1997 non si fa riferimento ad un numero preciso di truppe, ma per l’Alleanza un forza di quattro battaglioni in rotazione è in linea con tali restrizioni.

Mosca non è della stessa idea.

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