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Londra vieta ai britannici di viaggiare all'estero: multe salate per chi trasgredisce

Il divieto di viaggi all’estero, con la minaccia di sanzioni pecuniarie, è stato introdotto da Londra per scongiurare l’importazione di varianti del Covid

Londra vieta ai britannici di viaggiare all'estero: multe salate per chi trasgredisce

Il Regno Unito ha deciso, per ragioni di sicurezza nazionale anti-Covid, di blindare le proprie frontiere, vietando ai suoi cittadini di andare all’estero. Un divieto amministrativo ai viaggi oltre-confine era già in vigore nel Paese da settimane e doveva durare fino al 17 maggio e lo stesso stabiliva che si potesse andare all’estero solo per gravi motivi. La nuova disposizione di Londra ha invece veste legislativa e introduce pesanti restrizioni e sanzioni fino alla fine di giugno. Con quest’ultimo divieto, il governo di Boris Jonhosn lancia il messaggio per cui, nonostante il successo della campagna nazionale di vaccinazione, il pericolo di nuove ondate epidemiche è ancora alto.

Da lunedì prossimo, recita il recente provvedimento, sarà illegale andare all’estero, tranne per motivi di urgenza quali ragioni di lavoro, di salute o per necessità familiari. I trasgressori rischieranno una multa di 5 mila sterline (ossia 5.800 euro). Nuove disposizioni governative potrebbero essere introdotte a giorni anche sul fronte dei rientri in patria di cittadini britannici che hanno viaggiato all’estero. Attualmente, i sudditi di Sua Maestà che rientrano dopo un viaggio oltreconfine devono fare due settimane di quarantena in un hotel designato, a proprie spese, solo se rientranti da Paesi sudamericani e dell’Africa centro-meridionale. Chi rientra invece in territorio britannico provenendo da un Paese europeo, deve solamente osservare un periodo di autoisolamento di dieci giorni.

Tuttavia, Londra potrebbe presto, su consiglio di una task force governativa, classificare tutto il continente europeo come area ad alto rischio epidemiologico, al pari quindi di Sudamerica e Africa. Probabilmente, le nuove restrizioni a carico dei britannici di ritorno dall’Europa continentale verranno annunciate dal governo il 12 aprile, quando tale task force presenterà un apposito rapporto. Secondo anticipazioni di stampa, le autorità del Regno starebbero inoltre immaginando un sistema “a semaforo” per la prossima estate, dove le vacanze verranno autorizzate nei Paesi classificati “in verde”, mentre per quelli in arancione e rosso scatteranno una serie di restrizioni.

Il divieto di viaggi all’estero e l’introduzione di pesanti sanzioni per i trasgressori sono state dettate, secondo i commentatori, principalmente dalla volontà dell’esecutivo Johnson di scongiurare il rischio di una terza ondata di coronavirus in Gran Bretagna.

Londra teme infatti, a fronte dell’aggravarsi dell’epidemia nei Paesi Ue, l’importazione Oltremanica di nuove pericolose varianti della malattia, che potrebbero compromettere il prosieguo della, fin qui, efficientissima campagna vaccinale nazionale.

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