Guerra in Ucraina

L'ultima dei russi: "Il Papa vuole incontrare Putin? No, vada da Biden"

Il deputato della Duma di Stato replica al Pontefice: "Farebbe meglio a incontrare Joe Biden per fermare la militarizzazione dell'Ucraina e persuadere il ministro Guerini a non fornire armi a Kiev"

L'ultima dei russi: "Il Papa vuole incontrare Putin? No, vada da Biden"

La disponibilità esplicitata da Papa Francesco nell'incontrare Vladimir Putin non è stata particolarmente gradita dai russi. Se in molti l'hanno visto come un tentativo di mediazione da parte del Pontefice, alcuni a Mosca non ci hanno pensato due volte e hanno frenato su un possibile faccia a faccia. Il Santo Padre, dopo circa 20 giorni dall'inizio del conflitto militare con l'Ucraina, aveva chiesto al cardinale Parolin di far arrivare al presidente della Federazione Russa il messaggio di totale apertura a volare a Mosca per incontrarlo. Ma i segnali di risposta che giungono dai russi continuano a non essere altrettanto accondiscendenti.

L'ultima reazione, che sa come di porta chiusa, è quella di Mikhail Terentyev: il deputato della Duma di Stato ritiene che Papa Francesco "farebbe meglio a incontrare Joe Biden per fermare la militarizzazione dell'Ucraina". Terentyev, intervistato dal Corriere della Sera, però non si accontenta: a suo giudizio il Pontefice dovrebbe portare avanti anche un'operazione di persuasione nei confronti del ministro italiano della Difesa Lorenzo Guerini "a non fornire armi a Kiev". Questo verrebbe interpretato dai russi come un gesto "molto più utile per raggiungere gli obiettivi dell'operazione speciale".

Nelle dichiarazioni del deputato della Duma hanno ovviamente trovato spazio pure diverse stoccate contro gli Stati Uniti, accusati di voler imporre a tutto il mondo "i propri valori, la propria cultura e di immischiarsi nell'assetto interno di altri Paesi". Dito puntato anche contro la Nato, giudicato come un vero e proprio "strumento di questa egemonia". Alla luce di queste tesi Terentyev sostiene che sarebbe necessaria una visita a Washington piuttosto che a Mosca, se davvero si vuole "evitare qualsiasi conflitto nel mondo con la partecipazione degli Usa".

Eppure Papa Francesco ha provato a cercare le ragioni che potrebbero aver indotto Vladimir Putin a percorrere la strada dell'operazione militare speciale: in tal senso ha denunciato "l'abbaiare della Nato alla porta della Russia", vista come probabile miccia del conflitto militare. "Un'ira che non so dire se sia stata provocata, ma facilitata forse sì", ha osservato il Santo Padre. Non bastano queste osservazioni verso la Nato? Evidentemente per Mikhail Terentyev non è sufficiente.

"Che cosa può dire il Papa al nostro presidente se la Nato non abbandona le sue aspirazioni?", si interroga il deputato della Duma di Stato. Che ha colto ancora una volta l'occasione per prendersela con gli Stati Uniti, che nel dicembre dello scorso anno "hanno fatto chiaramente capire al mondo intero che la Russia va bloccata e che occorre avvicinare la loro infrastruttura militare ai nostri confini".

"A oggi nulla è cambiato", ha fatto notare.

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