Quando la grande Madre Russia chiama, i suoi figli debbono rispondere. È questo, più o meno, che deve aver pensato l'oligarca Alisher Usmanov, uomo più ricco del Paese e "amico" di Putin per stessa scherzosa ammissione del presidente, che oggi ha deciso di rimpatriare da Cipro le partecipazioni di maggioranza della sua Usm Holding.
Usmanov, che secondo Forbes possiede un patrimonio stimabile in 18,6 miliardi di dollari, ha così voluto rispondere all'appello lanciato dall'inquilino del Cremlino per fronteggiare la spaventosa crisi valutaria che ha colpito la Russia negli ultimi giorni.
L'oligarca di origini uzbeke è noto per essere un mecenate dell'arte, della scienza e dello sport russo (possiede tra l'altro una quota del club inglese dell'Arsenal). In queste ore ha deciso di rimpatriare le partecipazioni di maggioranza della Usm Holding in MegaFon (telefonia) e in MetalloInvest (siderurgia). La pratica di portare le holding all'estero - spesso in Paesi che hanno un regime fiscale favorevole, come Cipro - non è rara tra gli oligarchi russi.
Proprio per favorire il rientro di questi capitali, il presidente Vladimir Putin ha promesso una sorta di "amnistia" a chi vorrà rimpatriare in Russia il proprio denaro per frenare la caduta del rublo e tentare di risollevare le sorti dell'economia nazionale.
Ieri, durante la consueta conferenza stampa di fine anno, il presidente russo aveva rassicurato i giornalisti raccontato di aver parlato "da amico" con un oligarca, chiedendogli di riportare in Russia parte del
denaro depositato all'estero. Dopo un primo diniego, il miliardario in questione ci avrebbe "ripensato". Putin dev'essere stato piuttosto persuasivo: è riuscito a riportare a casa ben tre miliardi di dollari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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