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Malta, velivolo Moonbird della ong Sea Watch non potrà più volare

Malta ha vietato alla ong tedesca Sea Watch di effettuare voli di ricognizione al largo dell’isola diretti a individuare barconi carichi di migranti

Twitter Sea Watch
Twitter Sea Watch

Il velivolo Moonbird della ong tedesca Sea Watch non potrà più partire da Malta per individuare barconi carichi di migranti nelle acque del Mediterraneo. Il Governo di La Valletta, adottando tale decisione, ha ribadito la volontà di dare piena esecuzione all’intesa raggiunta al Consiglio europeo di fine giugno. In quel summit, i Paesi membri si sono impegnati a sottoporre a controlli più stringenti l’attività delle organizzazioni non-governative e a reprimere ogni violazione del diritto del mare perpetrata da queste ultime.

I vertici di Sea Watch hanno contestato il provvedimento delle autorità di La Valletta, accusando il Governo Muscat di impedire il soccorso di migliaia di persone in balia delle onde del Mediterraneo. “Nei giorni in cui si registra il maggior numero di morti in mare da quando abbiamo iniziato le operazioni di salvataggio”, hanno affermato esponenti della ong, “Malta ci costringe a tenere in hangar il nostro aereo di ricognizione”. Secondo Sea Watch, grazie al velivolo Moonbird sarebbero stati avvistati finora 20mila migranti a bordo di barconi fatiscenti, migranti tutti salvati dalle imbarcazioni della stessa ong. L’aereo, inoltre, avrebbe individuato “all’ultimo istante” più di mille profughi a rischio annegamento. Il provvedimento di La Valletta inteso a vietare gli avvistamenti è stato additato dall’organizzazione come un “grave ostacolo” all’attività di quest’ultima. Sea Watch ha poi accusato i vertici Ue di volere “creare problemi” a tutti i soggetti impegnati nel fornire assistenza alle vittime di carestie e tensioni geo-politiche: “Le operazioni di soccorso saranno sempre più difficili con Moonbird a terra. Per le autorità maltesi ed europee, i testimoni non sono i benvenuti ”. Il divieto di sorvolo imposto da Malta, con l’assenso di Bruxelles, ai danni dei piloti della ong sarebbe quindi una “ritorsione” nei confronti dei testimoni del fallimento Ue in ambito migratorio.

Il Gabinetto Muscat, per il momento, non ha rilasciato dichiarazioni circa i motivi alla base del provvedimento contestato da Sea Watch. Il portavoce dell’Esecutivo di La Valletta si è limitato a ribadire l’osservanza, da parte di Malta, dell’intesa raggiunta al Consiglio europeo di fine giugno. Il portavoce ha precisato che, nel vertice in questione, i membri dell’Unione si sarebbero trovati d’accordo nel demandare alla Guardia costiera libica i salvataggi nel Mediterraneo. Egli ha assicurato che le autorità dell’isola effettueranno una “rigorosa sorveglianza” nei confronti delle ong, al fine di impedire che queste ultime violino il diritto del mare e le norme europee.

Di conseguenza, il velivolo Moonbird resterà a terra per un po’.

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