Immigrati, Juncker alla Ue: "Dobbiamo aprire le porte"

Il presidente della Commissione dà ragione all'Italia: "Lasciata sola. Ancora non stiamo facendo abbastanza"

Immigrati, Juncker alla Ue: "Dobbiamo aprire le porte"

L'Unione Europea non ha ancora fatto abbastanza. Le risposte sono state "immediate, ma insufficienti". E c'è da crederci se a dirlo è il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, che parla a Strasburgo della questione migrazione e accusa: "Triplicare Triton è stato solo un ritorno alla norma, anormale è stato lasciare sola l'Italia".

Avere interrotto l'operazione Mare Nostrum per Juncker è stato "un grave errore", ma la colpa non sembra ricadere su Roma, quanto su chi in Europa ha lasciato che fossero i Paesi sulle frontiere meridionali del continente a doversi sobbarcare il peso degli sbarchi.

"Se si chiudono le porte, è chiaro che la gente entra per la finestra", dice Juncker, che vorrebbe "aprire le porte e agire sull'immigrazione in regola" e torna a chiarire che è necessaria una ridistribuzione dei migranti tra i diversi Stati europei, con un "meccanismo di quote che vada al di là della volontarietà".

Parole a cui subito ha risposto Matteo Salvini, che in Aula ha attaccato Juncker.

"Provo vergogna - ha detto - per chi come lei sta affamando 500 milioni di europei e vuole aprire la porta agli africani. Ma chi la paga?". Aggiungendo che le misure proposte dal presidente della Commissione sono il modo migliore per finanziare gli scafisti.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica