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Mascherine: le compagnie aree senza l'obbligo di indossarle

La prima compagnia aerea ad aver eliminato l'obbligo delle mascherine durante i voli è la britannica Jet2: a ruota, ecco la decisione di alcune delle più importanti low cost

Mascherine: le compagnie aree senza l'obbligo di indossarle

Se già dal 15 febbraio l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto in Italia non è più in vigore, la stessa cosa non vale per i luoghi al chiuso dove la strada per eliminarle sembra ancora lunga. Non la pensano così, però, alcune compagnie aeree che hanno annunciato che non saranno più obbligatorie.

Qual è la prima

La prima ad aver rimosso, già da più di 48 ore (1° marzo), l'obbligatorierà di indossare il dispositivo di protezione è la britannica Jet2, compagnia low cost all'interno della quale si può tornare a viaggiare come prima della comparsa del Covid-19. Attenzione, però: un po' come vale per le cinture di sicurezza, la mascherina potrà essere tolta soltanto per la fase di crociera e indossata nuovamente una volta atterrati. E poi, come si legge sul Messaggero, la misura è valida soltanto per i voli dall'Inghilterra all'Irlanda del Nord e viceversa. L'obbligo di indossarla rimane, invece, sui voli da e per la Scozia per tutti i passeggeri al sopra dei sei anni di età anche se vaccinati.

I risultati del sondaggio

Seguendo l'esempio di Je2, Ryanair ha annunciato di eliminare l'obbligo delle mascherine dalla primavera: l'amministratore delegato della compagnia, Michael O'Leary, ha promesso che si potrà volare senza dispositivo da fine aprilre dichiarando che l'aeroporto londinese di Gatwick "vedrà una forte ripresa dopo due anni difficili durante la pandemia di Covid". Al contrairo, EasyJet, British Airways, Virgin Atlantic, Loganair e il tour operator Tui hanno dichiato che l'obbligo delle mascherine rimarrà a oltranza. In un sondaggio condotto dalla Iata (International Air Transport Association) nel maggio dell'anno scorso, l'83% dei passeggeri si è dichiarato favorevole all'uso delle mascherine sui voli, anche se la maggioranza degli intervistati ha dichiato di "non volere obblighi a tempo indeterminato".

Cosa succede negli Stati Uniti

"Il requisito della maschera rimane in vigore e continueremo a valutare la durata dell'obbligo in consultazione con il CDC", ha affermato la portavoce della Transportation Security Administration americana, Alexa Lopez. Negli Stati Uniti, infatti, l'obbligo di indossarle scadrà il prossimo 18 marzo e non sono state annunciate proroghe. A questo punto si aprono due strade: se avranno la meglio i dirigenti delle compagnie aree che hanno più volte mostrato dubbi circa l'utilità dei dispositivi in volo, si potrà volare senza più l'obbligo di mascherine; viceversa, se prevarrà il più grande sindacato di assistenti di volo a stelle e strisce, la proroga è quasi scontata vista anche la circolazione del Covid ancora molto presente soprattutto tra bambini e giovanissimi.

I 3 livelli di rischi

Indipendentemente dai viaggi, quando si potranno davvero eliminare del tutto? Almeno in Italia, ad oggi, non c'è alcuna direttiva su quanto accadrà dal 1° aprile in poi quando, cioé, non sarà più in vigore lo stato d'emergenza. Come abbiamo scritto sul Giornale.it, il ministro della Salute Speranza ha annunciato un’ordinanza che rinnoverà l’obbligo di indossare le mascherine in tutti i luoghi al chiuso che non siano le abitazioni private. Questo significa che andranno indossate al cinema, a teatro, nei locali di intrattenimento e dove si avrà musica dal vivo oltre a tutti gli eventi e gli avvenimenti sportivi che si svolgono nei palazzetti. Oppure, si potrebbe seguire il modello americano con un sistema a tre livelli in base al rischio di contagio.

Nelle aree a basso rischio, la maggior parte degli americani può non indossarle al chiuso, nemmeno nei ristoranti e nei centri commerciali. Nelle aree a medio rischio di contagio, invece, l'indicazione è di parlare con il medico sull’eventualità o meno di poterle mantenere. La terza fascia, quella con il rischio più alto, la mascherina è soltanto "consigliata" e non obbligatoria. È il caso, ad esempio, di ospedali e ambienti sanitari.

Come riporta Il Messaggero, Joe Biden ne ha indicato un uso facoltativo senza alcun obbligo se non per chi è stato esposto al contatto con un positivo.

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