Che il premier ungherese Viktor Orban fosse intenzionato a negare "qualunque tipo di concessione" sul tema rifugiati lo aveva messo già bene in chiaro. Una conferma ufficiale è arrivata questa sera, quando Zoltan Kovacs, portavoce del governo di Budapest, ha confermato l'intenzione di mettere il veto alla nuova proposta avanzata dalla Turchia all'Ue.
Oltre ai tre miliardi già previsti, ad Ankara vogliono ulteriori finanziamenti e più garanzie politiche. Richieste che minacciano di non far giungere a un'intesa per ridurre il flusso di migranti in arrivo in Europa. Ma Orban è fermo nel dire il suo no all'accoglienza di profughi direttamente dalla Siria. E su questo punto non sembra pronto a un passo indietro.
Sul raggiungimento dell'intesa pesano anche le questioni interne che in questi giorni dalla Turchia hanno fatto capolino sulla stampa internazionale.
La repressione in atto contro la stampa nel Paese di Erdogan ha portato al commissariamento del quotidiano Zaman e dell'agenzia Cihan, entrambe legate all'imam Gulen, un tempo alleato del presidente turco e accusato di volerne rovesciare la leadership.Il premier Matteo Renzi, dicono fonti europee, ha fatto sapere in serata che non intende firmare alcun accordo con Ankara se non ci sarà un impegno scritto sul tema della libertà di stampa.
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