Un missile balistico di medio raggio, partito dalla costa orientale della Corea del Nord e diretto verso il mar del Giappone. È questa l'ultima provocazione del regime di Pyongyang, che ha lanciato un Pukguksong 2 alle 23.42 di ieri, ora italiana.
Il lancio, questa volta, è arrivato da terra e non da un sottomarino, come avvenuto in altri casi dalla zona di Sinpo, nella provincia di Hamgyong meridionale. "Una chiara violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite", secondo il premier giapponese, Shinzo Abe.
Subito dopo il lancio missilistico i ministri della Difesa di Tokyo e di Seul si sono sentiti telefonicamente per coordinare la risposta alla provocazione, che arriva a poche ore da un vertice in Florida in cui il presidente statunitense Trump vedrà il suo omologo cinese, Xi Jinping.
"In questo momento, tutte le parti devono essere prudenti e non far nulla che porti a una escalation delle tensioni", ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua
Chunying, negando che ci sia una correlazione diretta tra i due fatti.La Casa Bianca ha già chiarito nei giorni scorsi di non avere molta pazienza per le azioni dei coreani. "La Cina ci aiuti o agirò io", ha detto in un'intervista al Financial Times.
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