Guerra in Ucraina

Missili, incendi ed esplosioni: i russi attaccano Odessa

I bombardieri russi si sono alzati in volo pronti a sferrare i loro attacchi in tutta l’Ucraina. Nel mirino di Mosca c'è Odessa, colpita da una pioggia di missili cruise

Missili, incendi ed esplosioni: i russi attaccano Odessa

Il silenzio è squarciato dalle sirene anti aereo risuonate a notte fonda da Kiev a Leopoli da Dnipropetrovsk a Odessa. I bombardieri russi si sono alzati in volo pronti a sferrare i loro attacchi in tutta l’Ucraina, pronti a sganciare ordigni su infrastrutture e insediamenti civili.

Odessa sotto attacco

All’alba forti esplosioni, almeno una decina, sono state segnalate a Odessa. Le deflagrazioni sono avvenute nei pressi del centro, in direzione nord. Le immagini pubblicate sui social dai residenti mostrano il centro cittadino colpito da alcuni missili cruise (alcuni neutralizzati dalla contraerea) e colonne di fumo tra i palazzi.

Le esplosioni si sono verificate intorno alle 6 locali (le 5 in Italia). Gli abitanti hanno parlato anche dei bagliori di un incendio visibili da lontano. Secondo il giornale online Odessa Life, sarebbe stata colpita "un'infrastruttura critica", mentre sui social si parla di un attacco a vari depositi di carburante. C’è, infine, chi parla di almeno tre colonne di fumo nero provenire apparentemente da una parte industriale dello strategico porto del Mar Nero.

E pensare che il Regno Unito era pronto ad armare l'Ucraina con missili anti-nave per affondare le imbarcazioni da guerra russe e alleviare la pressione sulle città costiere bombardate dal mare, in primis Odessa da giorni nel mirino russo. Secondo quanto riportato i media britannici, il premier Boris Johnson avrebbe detto ai suoi ministri di voler fornire nuovi armamenti agli ucraini per impedire ai russi di avanzare su Odessa, proprio come i missili anticarro britannici sono serviti per fermare l'avanzata su Kiev.

"Ci aspettavamo che Kiev sarebbe stata presa in tre giorni ma le armi anticarro leggere di nuova generazione (Nlaw) hanno fermato i russi. Quel pezzo di guerra non è finito ma è sospeso. Ora i russi si stanno concentrando sul sud del Paese", ha detto al Sunday Times una fonte governativa di alto livello.

L’obiettivo del Cremlino

La Russia ha intanto ufficialmente ribadito i suoi obiettivi, ammettendo che il Donbass si trova al centro dell’operazione militare speciale.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha spiegato che la sovranità delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk è stata riconosciuta dalla Federazione Russa e la missione è stata avviata su richiesta di queste due repubbliche. "Uno degli obiettivi principali consiste nel salvarle e ripristinare la loro statualità entro i confini del 2014, entro i confini sanciti dalla costituzione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk", ha affermato Peskov.

Secondo lo stesso portavoce, "l'Ucraina è un paese difficile e ostile per la Russia, è un Paese che di fatto ha completamente proibito qualsiasi media di lingua russa, è un Paese che ha reso la lingua russa secondaria e così via". Sul fronte bellico lo Stato maggiore ucraino ha sottolineato che "il nemico continua a effettuare sistematici attacchi missilistici e aerei con armi ad alta precisione su obiettivi militari e civili, ma l'intensità è diminuita".

Nel frattempo, nel suo ormai consueto videomessaggio notturno, Volodymyr Zelensky ha affermato che l’obiettivo della Russia è il Donbass."Le truppe russe vogliono prendere il Donbass e il sud dell'Ucraina. Siamo consapevoli che il nemico ha riserve per aumentare la pressione a est. Qual è il nostro obiettivo? Proteggere la nostra libertà, la nostra terra, la nostra gente", ha dichiarato il presidente ucraino.

"Stiamo rafforzando le difese e bisogna elogiare il coraggio e la resilienza di coloro che difendono le città", ha aggiunto Zelensky non senza sferzare l’Occidente.

"Occorre anche dire che il nostro Paese non ha ricevuto abbastanza moderni sistemi antimissilistici dagli alleati", ha concluso.

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