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Mosca piange i morti nel disastro aereo e punta sull'errore umano

Il governo non crede alla pista del terrorismo, ma piuttosto a un errore in volo

Mosca piange i morti nel disastro aereo e punta sull'errore umano

Non c'è la pista del terrorismo in cima alle preoccupazioni delle autorità russe, impegnate in queste ore nelle indagini sullo schianto di un aereo, il Tupolev Tu-154 che trasportava in Siria dozzine di coristi del Coro dell'armata rossa, con ballerini e membri dell'orchestra, per un concerto organizzato per le truppe in vista dell'anno nuovo.

C'erano anche nove reporter a bordo del Tupolev precipitato, e con loro uomini dell'esercito e Elizaveta Glinka, una consigliera di Vladimir Putin in materia di diritti umani. Il loro aereo, in rotta per la Siria, è però precipitato dopo il decollo da Sochi, città sul Mar Nero e già sede delle Olimpiadi invernali.

Secondo quanto raccontano al momento le fonti ufficiali, il governo ritiene che "un errore tecnico o del pilota" sia la ragione che ha portato allo schianto dell'aeroplano, piuttosto che il terrorismo. Undici corpi sono stati per ora recuperati e si lavora con almeno 3.500 persone in una vasta area del Mar Nero, per rintracciare le altre salme.

I sub militari russi hanno intanto trovato oggi la fusoliera del Tu-154.

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