In Namibia vince Adolf Hitler. Chi è quel candidato dal nome ingombrante

Il fatto che il candidato namibiano porti quel nome non sembra danneggiare la carriera politica del primo, appena rieletto deputato regionale

In Namibia vince Adolf Hitler. Chi è quel candidato dal nome ingombrante

In Namibia, Stato dell’Africa occidentale, si è appena verificato il trionfo elettorale, nell’ambito di una consultazione regionale, di un candidato chiamato proprio “Adolf Hitler”. Il politico in questione porta infatti il nome e il cognome dell’ideatore del Terzo Reich e dell’Olocausto, anche se, per la precisione, il suo nome completo è Uunona Adolf Hitler. Egli si è candidato tra le file del partito Swapo, che governa il Paese dal 1990 e che ha condotto la Namibia verso la liberazione dall’apartheid e dal dominio dei colonialisti bianchi. La nazione africana ha sperimentato in passato, dal 1884 al 1915, il dominio imperiale tedesco, con Berlino che ha stroncato allora nel sangue numerose ribellioni promosse dalle etnie native del posto, causando centinaia di migliaia di vittime.

Il fatto che il candidato citato si chiami come il padre del nazionalsocialismo deriverebbe proprio dalla passata presenza coloniale germanica in tale angolo del continente nero. I nomi di origine teutonica sono infatti frequenti tra la popolazione namibiana, dato che molti locali chiamavano abitualmente i figli, all’epoca del dominio coloniale, come i propri datori di lavoro bianchi, un po' per agevolare gli europei presenti nel Paese, che avevano difficoltà a pronunciare correttamente i nomi africani, un po' come forma di rispetto o sottomissione verso l’occupante.

L’Adolf Hitler nero ha ottenuto l’84,88% dei suffragi in occasione delle recenti consultazioni per l’assemblea della regione settentrionale di Oshana. Egli, nel dettaglio, ha conseguito 1,196 schede contro le appena 213 ottenute dal suo rivale nel collegio di Ompundja, riconquistando così il proprio seggio nell’organo regionale, che egli deteneva dal 2015, ossia dalle precedenti votazioni locali.

Il politico non ha condotto la campagna elettorale nella regione in questione presentandosi ai cittadini apertamente come Adolf Hitler, dato che il suo nome appariva scritto, sulle liste elettorali ufficiali, come “Adolf H”, ma lo stesso nome è alla fine apparso per esteso sul sito Internet ufficiale delle elezioni di Oshana.

All’indomani della sua vittoria e del clamore dovuto al nome incriminato, l’esponente del partito di governo Swapo ha dichiarato innanzitutto, al quotidiano berlinese Bild, che, nonostante si chiami come il Fuhrer, non ambisce affatto a “soggiogare Oshana”. Egli ha poi affermato che il controverso nome gli è stato attribuito da suo padre e che probabilmente il genitore “non aveva assolutamente capito cosa significasse il nome di Adolf Hitler”.

L’Hitler africano ha quindi proseguito ammettendo: “Solo quando sono diventato adulto ho capito che quell'uomo intendeva sottomettere tutto il mondo: ma io non ho niente a che vedere con queste cose”. Egli è infatti attualmente un attivista per i diritti umani nel suo Paese.

Nonostante il nome ingombrante da lui portato, il politico in questione non sembra intenzionato a cambiare identità: “Ora è troppo tardi per cambiarlo Sta su tutti i miei documenti ufficiali. Mia moglie ha trovato una soluzione pratica: mi chiama semplicemente Adolf”.

Del resto, il

fatto di chiamarsi come il padre del pensiero nazista non sembra incidere in maniera negativa, come hanno dimostrato le migliaia di voti da lui appena racimolate, sul rendimento elettorale dell’esponente del movimento Swapo.

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