Guerra in Ucraina

"Non c'è nessuna possibilità...". L'ammissione dell'Onu

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha spiegato che la situazione relativa al conflitto ucraino è ancora piuttosto complessa. Impossibile sperare in un lieto fine nel breve periodo

"Per ora nessuna possibilità di cessate il fuoco": l'ammissione dell'Onu sulla guerra in Ucraina

"Al momento non c'è la possibilità di un cessate il fuoco globale in Ucraina". Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha spiegato che la situazione relativa al conflitto ucraino è ancora piuttosto complessa. Impossibile sperare in un lieto fine nel breve periodo, come era stato richiesto dalle Nazioni Unite.

Una situazione complessa

L'auspicio, ovviamente, è che la guerra in Ucraina possa terminare al più presto ma la realtà sembra essere ben diversa dalle aspettative. Parlando con i giornalisti, Guterres ha affermato che dopo la visita del capo degli affari umanitari a Mosca e Kiev le Nazioni Unite stanno aspettando una risposta dalla Russia su alcune proposte, come cessate il fuoco locali per evacuare i civili dalle aree di combattimento, e la creazione di un meccanismo con Russia, Ucraina e Onu per gestire un adeguato accesso umanitario.

"Questa non è una crisi che può essere risolta a pezzi, Paese per Paese. Questa emergenza globale e sistemica richiede soluzioni globali e sistemiche", ha specificato il segretario generale, aggiungendo che, avvicinandosi le riunioni primaverili della Banca Mondiale e del Fmi, sono necessarie "volontà politica e leadership". "Dobbiamo parlare con una sola voce, agire oggi preverrà la sofferenza domani. Il popolo ucraino non può sopportare la violenza che gli viene inflitta e le persone più vulnerabili nel mondo non possono diventare danni collaterali in un altro disastro per il quale non hanno alcuna responsabilità. Dobbiamo mettere a tacere le armi e accelerare i negoziati verso la pace, ora", ha detto.

La "tempesta perfetta"

Guterres ha parlato anche di una "tempesta perfetta". A detta del segretario generale dell'Onu, una tempesta perfetta minaccia di devastare le economie dei Paesi in via di sviluppo. "L'impatto della guerra in Ucraina è globale e sistemico", ha dichiarato, visto che "ben 1,7 miliardi di persone, un terzo delle quali vive già in povertà, sono ora fortemente esposte a interruzioni dei sistemi alimentari, energetici e finanziari che stanno innescando un aumento di povertà e fame". Trentasei Paesi contano infatti su Russia e Ucraina per oltre la metà delle loro importazioni di grano, compresi alcuni dei più poveri e vulnerabili del mondo. "I prezzi erano già in aumento: la guerra ha peggiorato di gran lunga una brutta situazione", ha sottolineato.

Nei giorni scorsi lo stesso Guterres aveva sollecitato l'apertura di un'inchiesta internazionale indipendente per accertare le responsabilità del massacro di Bucha e ribadito il suo appello affinchè il conflitto potesse fermarsi il prima possibile. "La guerra in Ucraina è una delle più grandi sfide di sempre all'ordine internazionale e all'architettura di pace sancita dalla Carta Onu, per la sua natura, la sua intensità e le sue conseguenze, con distruzioni massicce di centri abitati e infrastrutture civili", aveva dichiarato.

Dal punto di vista economico, il conflitto ha causato un forte incremento dei prezzi delle materie prime e dei trasporti, generando impatti nefasti anche nei Paesi in via di sviluppo, già messi in ginocchio dalla pandemia di Covid. "Le nostre analisi indicano che 74 Paesi in via di sviluppo - 1,2 miliardi persone - sono particolarmente vulnerabili a causa dell'aumento dei prezzi di cibo, energia e fertilizzanti, mentre i prezzi petrolio sono del 60 per cento più alti di un anno fa".

La situazione è complessa e la luce in fondo al tunnel, a quanto pare, è ancora lontana.

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