Coronavirus

Israele, idea test di massa per trovare chi è immune al coronavirus

I test ematici di massa ideati da Netanyahu giungono dopo che il governo israeliano ha adottato contro il coronavirus misure sempre più stringenti

Israele, idea test di massa per trovare chi è immune al coronavirus

Il governo di Benjamin Netanyahu è in procinto di avviare sulla popolazione israeliana dei “prelievi di sangue di massa”, al fine di individuare tempestivamente tutti i cittadini immuni al coronavirus e quindi in grado di lavorare. La mossa del premier giunge dopo che il suo esecutivo ha disposto misure sempre più stringenti contro l’epidemia, come lo stop agli eventi pubblici, la quarantena obbligatoria per decine di migliaia di persone e l’impiego delle cyber-tecnologie per controllare i cellulari dei malati di Covid-19. Attualmente, nel Paese mediorientale i malati di coronavirus sono più di mille, ma pochi di loro necessitano di ricovero ospedaliero.

A dare la notizia del piano governativo per l’effettuazione di test ematici a tappeto è stata, riferisce Fox News, l’emittente pubblica dello Stato ebraico. Secondo quest’ultima, il primo ministro, iniziando tali prelievi di massa, punta a scovare i connazionali che sono muniti di speciali anticorpi resistenti al coronavirus.

Le persone con un sistema immunitario così forte saranno quindi in grado, ad avviso delle autorità di Gerusalemme, di tornare a lavorare, impedendo così all’economia nazionale di rallentare e scongiurando contestualmente una grave recessione.

La medesima emittente statale, precisa il network Usa, ha però precisato che dal governo israeliano non sarebbero ancora filtrati indizi utili a stabilire se i test ematici a tappeto ideati dall’esecutivo saranno o meno obbligatori per l’intera popolazione.

È stato poi lo stesso Netanyahu a confermare, sabato notte, l’esistenza del piano per effettuare le analisi del sangue di massa.

Egli, fa sapere il Jerusalem Post, ha infatti ribadito che l’obiettivo di tale mossa è principalmente di natura economica, ossia fare tornare a lavorare e produrre coloro che, grazie al loro sistema immunitario, non rischiano minimamente di contrarre il Coronavirus: “Il nostro fine è individuare e isolare il morbo, così da permettere ai soggetti sani di tornare alle rispettive occupazioni”.

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