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La nipote di Bin Laden: "Se vince Biden, gli Usa avranno un altro 11 settembre"

La nipote di Bin Laden ha dichiarato di essere una sostenitrice sfegatata di Trump e di seguire sempre le trasmissioni di emittenti conservatrici

La nipote di Bin Laden: "Se vince Biden, gli Usa avranno un altro 11 settembre"

La nipote di Osama Bin Laden ha ultimamente messo in guardia gli americani riguardo alle conseguenze di una possibile vittoria di Joe Biden alle presidenziali. Qualora dovesse appunto insediarsi l’esponente dem alla Casa Bianca al posto di Donald Trump, gli Stati Uniti, ad avviso delle trentatreenne Noor bin Ladin, dovranno subire “un altro 11 settembre”. Tale fosca profezia della donna, residente in Svizzera ma che si sente americana nel profondo dell’anima, è stata da lei fatta nell’ambito di un’intervista, la sua prima in assoluto, concessa al New York Post. Finora, la nipote dell’ex sceicco del terrore aveva appunto sempre condotto una vita estremamente riservata, contrariamente a sua sorella Wafah, che è una cantante pop e una diva del mondo dei social.

Noor (il cui ramo familiare ha scelto per precauzione di cambiarsi il cognome in bin Ladin, rigettando così quello del tristemente famoso zio terrorista) è la figlia di Carmen Dufour, scrittrice svizzera, e di Yeslam bin Ladin, fratellastro maggiore del fondatore di Al Qaida. Dopo il divorzio dei genitori, Noor è rimasta in Svizzera con la madre e le due sorelle, la già citata Wafah e Najia, crescendo in un ambiente impregnato dei valori occidentali e viaggiando negli Usa dall’età di tre anni, fino a considerare gli Stati Uniti come la sua seconda casa. Lei avrebbe poi studiato Economia e Gestione aziendale presso gli atenei di Ginevra e Londra.

Quando lo zio organizzò gli attentati dell’11 settembre 2001, ha rivelato Noor alla testata newyorchese, lei aveva quattordici anni e le immagini degli aerei che si schiantavano contro le Torri gemelle l’avevano allora “devastata”. Tuttavia, proprio all’indomani di quella tragedia, la donna dal cognome ingombrante avrebbe compreso che l’America non è affatto un Paese razzista, dato che, nei suoi viaggi effettuati lì in seguito alle stragi jihadiste, sarebbe stata sempre “travolta” dalla gentilezza e dalla comprensione dei cittadini statunitensi, nonostante fosse la nipote della mente degli attentati islamisti incriminati.

La formazione di Noor nel contesto sociale svizzero scelto dalla madre, culturalmente lontano anni luce da quello che avrebbe trovato se avesse seguito il padre in Arabia Saudita, le ha così permesso di sviluppare una profonda fede nei valori liberali e, recentemente, nel motto trumpiano Make America Great Again.

La trentatreenne, ha rivelato al New York Post, è infatti un’accanita sostenitrice del leader repubblicano ed è solita camminare per strada con indosso cappellini o altri articoli di abbigliamento targati con le parole d’ordine di The Donald.

Alla luce della sua infatuazione per l’attuale inquilino della Casa Bianca, la nipote di Bin Laden ha affermato ai giornalisti della medesima testata che un’eventuale vittoria di Biden potrebbe celare dietro l’angolo un attentato contro gli Stati Uniti analogo a quelli perpetrati l’11 settembre 2001.

A sostegno della sua profezia, lei ha ricordato i gravi errori e le debolezze in politica estera e di sicurezza in cui sarebbbe incappata proprio la coppia Obama-Biden durante il loro mandato alla Casa Bianca: “L'Isis ha proliferato durante l'amministrazione Obama/Biden. Trump ha dimostrato di volere proteggere l'America e noi”.

A detta di Noor, dalla rielezione di Trump dipenderebbe addirittura il destino dell’intera cultura occidentale: “Sono stata una sostenitrice del presidente Trump da quando ha annunciato la sua candidatura all'inizio del 2015. Deve essere rieletto: è vitale non solo per il futuro dell'America ma della civiltà occidentale nel suo insieme”.

Lei ha poi chiarito al New York Post di non avere legami con alcuna religione, meno che mai con l’islam, condannando contestualmente la deputata dem musulmana al Congresso federale Ilhan Omar. Secondo la nipote di Bin Laden, tale parlamentare progressista, con i suoi continui inviti alla compassione verso i terroristi dell’Isis avrebbe dato prova di “odiare gli Stati Uniti”.

Data la sua forte fede trumpiana, la trentatreenne non poteva non amare le emittenti dichiaratamente filo-repubblicane e conservatrici.

Noor ha infatti confessato di seguire costantemente le trasmissioni in onda su Fox News, in particolare il talk-show di orientamento anti-liberal Tucker Carlson Tonight.

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