Notte di nuovi raid in Ucraina, pesanti bombardamenti a Mykolaiv

Ancora una volta, mentre nell'Est si combatte lungo i vari fronti, è il sud dell'Ucraina a piangere maggiormente per i raid missilistici russi

Notte di nuovi raid in Ucraina, pesanti bombardamenti a Mykolaiv

Ancora esplosioni nel Sud dell'Ucraina. Dopo la strage di ieri nella regione di Odessa, provocata da un missile che ha centrato un palazzo residenziale uccidendo almeno 21 persone, questa notte è toccato a Mykolaiv subire l'onda lunga della guerra. Intorno alle 4 del mattino il sindaco della città affacciata sul Mar Nero, Oleksandr Senkevich, ha riportato la drammaticità della situazione. "Ci sono potenti esplosioni in città! Rimanete nei rifugi!", ha scritto su Telegram. Già nelle prossime ore Mykolaiv dovrà tornare nuovamente a fare la conta dei danni.

La battaglia nel Donbass

Si continua a combattere in una precisa “linea del fuoco”. Quella che va dall'oblast di Kherson fino a Lysychansk, passando per la regione di Zaporizhzhia e di Donetsk. Si stanno svolgendo qui le battaglie decisive per le sorti della guerra in Ucraina.

Nella notte gli occhi sono stati puntati su Lysychansk, la città limitrofa a Severodonetsk, che dopo la caduta di quest'ultima è diventata obiettivo principale dei russi. Nelle ultime ore sono arrivate notizie di nuovi scambi di colpi di artiglieria, con gli ucraini che provano a rallentare l'avanzata delle truppe di Mosca.

Nei giorni scorsi si è parlato della volontà delle due parti di evitare una battaglia urbana. Entrambi gli eserciti hanno perso molti uomini prima a Mariupol e poi a Severodonetsk. Un altro spargimento di sangue in una città di medie/grandi dimensioni peserebbe non poco sia per Kiev sia per Mosca. Tuttavia Lysychansk è sempre più nel mirino. I russi, in particolare, hanno rivendicato la conquista di alcuni villaggi limitrofi e sperano di costringere le forze ucraine a indietreggiare prima ancora del loro arrivo in centro.

In caso di caduta di Lysychansk, l'intero territorio dell'oblast di Lugansk sarebbe in mano russa e filorussa. Un dettaglio non da poco, considerando che il Cremlino, dopo il ritiro dalle aree a nord di Kiev, ha sempre parlato della volontà di prendere i territori rivendicati dalle due repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk.

Altri raid aerei

Le sirene antiaeree hanno risuonato nella stessa capitale Kiev e nella regione circostante. Così come a Kharkiv, città mai finita in secondo piano tra gli obiettivi dei russi. Qui continuano a piovere missili, la seconda città ucraina dopo quattro mesi di guerra e di raid intensi si presenta oramai distrutta, con diversi quartieri rasi al suolo.

Poco più a Nord di Kharkiv si continua a combattere

anche lungo le trincee. I russi, in particolare, stanno cercando di creare una zona cuscinetto tra il proprio confine e quello ucraino dopo che la controffensiva di Kiev a maggio ha fatto indietreggiare la linea del fronte.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica