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Un "occhio di fuoco" si apre nell'oceano: cosa succede in Messico

Grosso incendio al largo delle coste dello Yucatan, in Messico, dove a pelo d'acqua si è sviluppato un incendio a causa di una fuoriuscita di gas

Un "occhio di fuoco" si apre nell'oceano: cosa succede in Messico

"Siamo riusciti a dare fuoco anche al mare", questo è uno dei commenti più frequenti davanti alle immagini del grande incendio scoppiato nel Golfo del Messico qualche ora fa. A breve distanza da una piattaforma petrolifera Pemex, a ovest rispetto alla penisola dello Yucatan, si è aperto un vero occhio di fuoco a causa della rottura di una conduttura sottomarina del gas. Il gasdotto della compagnia statale messicana Petroleos Mexicanos ha causato un incendio di dimensioni importanti sulla superficie dell'oceano, causando un fenomeno visivamente sorprendente.

I video ripresi da un elicottero che inquadrano le fiamme arancioni sul pelo dell'acqua hanno immediatamente assunto carattere di viralità e sono trascorse 5 ore prima che il servizio antincendio riuscisse a domare le fiamme e, soprattutto, si riuscisse a interrompere la fuga di gas. Fortunatamente l'incendio non ha causato feriti e per precauzione, oltre che per favorire lo spegnimento dell'incendio, l'azienda ha chiuso l'erogazione del gas, chiudendo le valvole della tubatura da 12 pollici. Non è stato necessario evacuare la piattaforma, tutti gli operai erano in condizioni di sicurezza. È stata aperta un'inchiesta per capire le cause della fuoriuscita gas e non è la prima volta che la Petroleos Mexicanos deve fare i conti con incidenti di grave entità.

La città più vicina in linea d'aria al luogo dell'incidente è Ciudad del Carmen, distante oltre 100 km. Reuters ha avuto accesso a un rapporto sull'incidente, in cui pare si dichiari che tutto potrebbe essere nato da una tempesta elettrica e da forti piogge che hanno danneggiato le turbomacchine degli impianti di produzione della piattaforma. Per spegnere l'incendio è stato necessario intervenire con imbarcazioni specializzate che hanno utilizzato potenti getti di acqua e azoto per soffocare le fiamme alimentate dal gas residuo. Cessato l'allarme, la situazione è tornata alla normalità e anche l'attività di estrazione ha ripreso regolarmente.

Ora che l'incendio è stato domato sarà importante quantificare il danno ambientale. "Il filmato spaventoso del Golfo del Messico mostra al mondo che le trivellazioni offshore sono sporche e pericolose.

Questi orribili incidenti continueranno a danneggiare il Golfo se non interrompiamo una volta per tutte le trivellazioni offshore", ha dichiarato Miyoko Sakashita, direttrice del programma oceanico del Center for Biological Diversity.

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