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L'allarme Onu: "Un terzo dei bimbi avrà problemi di salute"

Rapporto delle Nazioni unite sulla nutrizione infantile: un terzo dei quasi 700 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni sono denutriti o sovrappeso

L'allarme Onu: "Un terzo dei bimbi avrà problemi di salute"

Secondo l’Onu, un terzo dei quasi 700 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni sono denutriti o sovrappeso e di conseguenza affronteranno problemi di salute per tutta la loro vita.

Il dato è stato reso noto dall’Unicef e si tratta dell’ultima valutazione sulla nutrizione infantile. "Se i bambini mangiano male, vivranno male", ha dichiarato il direttore esecutivo dell'Unicef Henrietta Fore. "Stiamo perdendo terreno relativamente alla lotta per proporre diete sane", ha specificato la donna.

Secondo il rapporto, quei problemi che una volta esistevano alle estremità opposte della popolazione mondiale, cioè nelle classi sociali dei più poveri (malnutrizione) e dei più ricchi (obesità) oggi sono presenti anche tra le popolazioni a medio reddito.

Sarebbero 149 milioni i bambini, di età pari o inferiore a quattro anni, che avrebbero una altezza inferiore alla media della loro età, condizione clinica che comprometterà lo sviluppo del cervello e del corpo. Più di 50 milioni di bambini in tutto il mondo sono afflitti da magrezza cronica e debilitante derivante anche dalla povertà. In base ai dati registrati nel periodo 2013-2018, nel solo Yemen, devastato dalla guerra, il 46 percento di tutti i bambini in età prescolare ha affrontato una fase di arresto della crescita. Ben 19 milioni di bambini yemeniti soffrono di malnutrizione e malattie varie.

In tutto il mondo, come afferma il rapporto, tra i bambini sotto i cinque anni, la giusta dieta alimentare nei primi mille giorni dopo il concepimento è la base fondamentale per un corretto sviluppo della salute fisica e per un coerente sviluppo mentale. Solo un bambino su cinque è allattato esclusivamente al seno nei primi sei mesi. Le vendite di alimenti per l’infanzia a base di latte sono aumentate in tutto il mondo mediamente del 40 percento, con dati anche superiori nei paesi a reddito medio-alto come Brasile, Cina e Turchia.

A questa "fame nascosta", come l’hanno definita dall’Onu, negli ultimi tre decenni, anche nei Paesi in via di sviluppo, si è aggiunta un'altra forma di "malnutrizione" infantile: l'eccesso di peso. "La denutrizione, la mancanza di micronutrienti cruciali, l'obesità", ha dichiarato Victor Aguayo, capo del programma di nutrizione dell'Unicef, "si trova sempre più nello stesso paese, a volte nello stesso quartiere e spesso nella stessa famiglia. Una madre sovrappeso o obesa può avere figli stentati o sprecati".

Il problema obesità era praticamente inesistente nei paesi poveri fino a 30 anni fa, ma oggi almeno il 10 percento dei bambini sotto i cinque anni sono sovrappeso o obesi in tre quarti delle nazioni a basso reddito. "Bisogna concentrarsi sull'obesità prima che sia troppo tardi", ha spiegato Brian Keeley, caporedattore del rapporto Onu. "Se non lo affrontiamo in modo preventivo, avremo difficoltà a risolverlo in seguito".

L'Unicef ha affermato che negli Stati Uniti la percentuale di obesità dei bambini dai 5 ai 19 anni raggiunge il 41,86 percento, in Italia il 36,87 percento, in Francia il 30,09 percento. Anche i fattori climatici stanno condizionando gli stili di vita alimentari. Una ricerca degli scienziati dell'Università di Harvard ha dimostrato che l'aumento della concentrazione di Co2 nell'aria sta indebolendo le colture alimentari di base di nutrienti e vitamine essenziali, tra cui zinco, ferro e vitamina B. "Gli impatti dei cambiamenti climatici stanno trasformando completamente il cibo disponibile che può essere consumato", ha spiegato il capo del programma di nutrizione dell'Unicef Aguayo.

"Assicurare che ogni bambino abbia accesso a una dieta sana deve diventare una priorità politica se si vuole vincere la malnutrizione diffusa, specialmente nei paesi in via di sviluppo".

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